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domenica 30 Giugno 2024,

Pochissime città hanno le rondini. E c’è chi danneggia i nidi

Posati tappetini e ombrelli nel contesto del progetto «Belluno città delle rondini»

Sono stati posati ieri, sotto i portici del centro storico di Belluno in corrispondenza dei nidi di rondine, i tappetini e gli ombrelli anti guano. All’attività, condotta nell’ambito del progetto «Belluno città delle rondini», hanno partecipato l’assessora all’Ambiente Lorenza De Kunovich, la vice presidente della Provincia Silvia Calligaro, il presidente del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi Ennio Vigne e la consigliera Valentina Dalla Cort, il vice comandante della Polizia provinciale Roger De Menech, i tecnici degli uffici comunali e la naturalista Silvana De Col. Il gruppo ha percorso i portici per verificare lo stato dei nidi e il loro utilizzo da parte dei piccoli volatili. In corrispondenza di ogni nidificazione attiva è stato posto un ombrello e posato un tappetino in gomma per proteggere colonne, muri e pavimentazione dal guano.

«Purtroppo abbiamo trovato molti nidi danneggiati» ha affermato De Kunovich «e questo oltre a dispiacerci è estremamente grave perché la distruzione di un nido è un reato punibile con una sanzione. Oggi i nidi attivi sono una quindicina, su un censimento complessivo di 190. Sono pochissime le città italiane che possono vantare una popolazione di rondini residente nel proprio centro storico durante i mesi caldi e questo deve renderci orgogliosi e attivi nel proteggere la nostra».

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