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domenica 8 Settembre 2024,

Teatro, debutta a Roma «Tempo sospeso», co-produzione internazionale nata a Belluno

Lo spettacolo verrà presentato giovedì 4 luglio (ore 21) al Teatro India nell’ambito del «Festival Fuori Programma», con repliche il 6, 7 e 8 luglio (ore 21).

Prossimo debutto a Roma al Teatro India della co-produzione internazionale di Tib Teatro Belluno con AB Dance Research, Charleroi Danse, Eroïca Productions. Sul palco andrà in scena «Tempo sospeso», progetto firmato da Adriana Borriello e Thierry De Mey, un’opera di danza, musica e arti visive che verrà presentata giovedì 4 luglio (ore 21) nell’ambito del «Festival Fuori Programma», con repliche il 6, 7 e 8 luglio (ore 21) all’interno della programmazione del Teatro di Roma.

Il progetto ha preso forma attraverso una residenza creativa a Belluno alla Casa delle Arti. «Siamo orgogliosi ed entusiasti – sottolinea Daniela Nicosia, direttrice artistica di Tib Teatro – che a Belluno, grazie all’esistenza di una struttura professionale quale la nostra e ai suoi rapporti artistici internazionali, e grazie alla Casa delle Arti, sala da noi riqualificata presso lo Spazio Ex, abbia potuto prendere forma e vedere la luce un progetto di rilievo internazionale e di tale spessore artistico. Tib Teatro con la co-produzione di questo progetto accoglie e assolve a pieno la sua vocazione di Centro di produzioni artistiche transdisciplinari che consente il confronto tra artisti di differenti discipline e tra questi e la comunità, ponendo Belluno, in condizioni di pari dignità con altri Centri artistici a livello europeo».

«Tempo sospeso» prosegue la ricerca coreutico-musicale di Borriello e De Mey e ne integra le loro attuali ricerche estetiche: danza, suono, luce e scenografia dialogano senza gerarchia secondo incroci coordinati dalla coreografia della stessa Borriello, che ne accoglie gli echi, le rifrazioni, le casualità.

Al centro del lavoro, l’installazione Dream Catcher di De Mey, che rappresenta una suggestiva foresta di bambù sospesi e intonati, un ambiente che invita gli spettatori a esperire il suono e il movimento in un gioco continuo di vibrazioni e risonanze, nei giorni 5 luglio (ore 18.30) e 7, 8 luglio (ore 18). Il pubblico avrà così occasione di visitare l’installazione – lunga 24 metri, composta da 1.130 pali di bambù appesi in aria da sottili cavi metallici e da un percorso iscritto a terra –attraverso attività sul movimento e sul suono curate dalla compagnia.

«La foresta di bambù è presenza imponente ed evocatrice che svela e nasconde, che occupa lo spazio e lo ritma – annota la coreografa e danzatrice Borriello – lo scandisce nei pieni e nei vuoti, lo conforma, lo significa. È presenza che si vede, si ascolta, si odora, si “sente”. E poi è agita, mossa, suonata, scolpita, abitata, trasfigurata dai corpi, dai suoni, dalla luce. La scrittura coreografica organizza la relazione spazio-temporale di danzatori e bambù tra visione e ascolto, “suono del movimento” e “movimento del suono”, tra l’udibile visibile e il visibile udibile, tra gli strati e le forme del tempo, lineare, ciclico, relativo».

Del cast fanno parte, oltre alla stessa coreografa e danzatrice Borriello, i 5 danzatori Erica Bravini, Michele Ermini, Michael Incarbone, Donatella Morrone, Ilenia Romano che, col loro corpo e il suono del loro movimento, agiscono la foresta di Bambù; Thierry de Mey, autore dell’installazione e della musica; Edoardo Maria Bellucci, sound artist e compositore specializzato nella composizione elettronica ed elettroacustica che ha elaborato un sistema dove il corpo del danzatore, in interazione coi bambù e lo spazio scenico, è contemporaneamente eccitatore e risonatore di un fenomeno acustico basato sul concetto di feedback. Il disegno luci è di Théo Longuemare, e i costumi di Giulia Cauti. L’installazione è stata realizzata in collaborazione Shizuka Hariu / SHSH Architecture + Scenography.

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