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sabato 6 Luglio 2024,

L’università sceglie la Valbelluna come esempio di qualità urbana sostenibile

Il professor Barbera (La Sapienza) in visita a Palazzo Piloni per presentare un progetto internazionale

Il presidente della provincia Roberto Padrin ieri martedì 2 luglio ha ricevuto la visita del professor Lucio Valerio Barbera, già ordinario di Composizione Architettonica e Urbana alla Sapienza e oggi titolare della cattedra Unesco “Sustainable Urban Quality and Urban Culture”, istituita presso l’Università romana nel 2013. «La Valbelluna è sotto gli occhi di tanti Paesi del mondo come esempio di qualità urbana sostenibile» ha sostenuto il professore «modello replicabile per chi sta transitando da un’economia agricola di sussistenza a uno stadio superiore, basato sulla manifattura ad alto tasso di valore aggiunto».

Barbera, accompagnato a Palazzo Piloni dall’assessora di Belluno Simonetta Buttignon e da una delegazione italo-cinese, da anni organizza workshop che coinvolgono colleghi urbanisti e studiosi di tutto il mondo, con l’obiettivo di trasferire il know-how e le esperienze degli Stati più avanzati verso quelli meno avanzati (i cosiddetti Paesi in via di sviluppo). Lo scorso anno uno di questi workshop («The Feltre-Belluno Valley -International Consultation and Work») è stato organizzato in Valbelluna «e i partner internazionali ci chiedono di tornare proprio in provincia di Belluno» ha spiegato Barbera. Il motivo? L’eccezionale mix di natura, qualità paesaggistiche e grandi imprese manifatturiere, che non si trova facilmente in altre zone del pianeta.

«La Valbelluna nel suo complesso è considerabile come un’unica area urbana, tanto che può essere identificata come la “Città delle Alpi”» ha spiegato il professor Barbera. «Storicamente quest’area ha affrontato il passaggio da realtà esclusivamente rurale e povera a distretto industriale. E questo oggi può diventare un riferimento per molti Paesi, tra cui la Cina, che sta cercando di spostare circa 500-600 milioni di contadini, integrando industria e agricoltura».

Nel progetto del professor Barbera è stata coinvolta l’Università principale di Pechino con la professoressa Liu Juan Tsinghua e con un architetto che sta facendo il dottorato di ricerca in Italia, Li Yaowu (in visita a Palazzo Piloni, insieme a Barbera). Alla Provincia di Belluno viene chiesto di fornire un primissimo quadro informativo della situazione demografica e sociale della Valbelluna.

«Il progetto illustrato oggi in via preliminare dal professor Barbera, che ringrazio per il coinvolgimento e per l’alta qualità della sua iniziativa, è molto interessante e può diventare occasione di sviluppo per il nostro territorio» ha commentato il presidente della Provincia Roberto Padrin «dovremo approfondire alcuni aspetti, ma credo fin da ora che troppo spesso non riusciamo a vedere tutte le opportunità che offre la terra in cui viviamo, e quindi occhi esterni – per di più così qualificati e competenti – possono aiutarci in questo senso. Con Barbera abbiamo parlato anche della necessità che ha la Valbelluna, quella di attrarre formazione e ricerca universitaria, da integrare alla grande produzione manifatturiera e industriale, per creare incubatori di innovazione. Temi che sono convinto possano e debbano essere sviluppati, creando sinergie territoriali».

2 commenti

  • Tutta la provincia potrebbe diventare terra di immigrazione per 500 milioni di contadini cinesi.

  • Nessuno è profeta in patria! Ci voleva un “foresto” come il prof. Barbera per dire: “[La Valbelluna è] l’eccezionale mix di natura, qualità paesaggistiche e grandi imprese manifatturiere, che non si trova facilmente in altre zone del pianeta”. E’ proprio vero: abbiamo sotto gli occhi il meglio e non sappiamo coglierlo.

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