Giornata campale per i soccorsi in montagna, ieri, martedì 9 luglio. Attorno alle 15 la Centrale del Suem è stata attivata da una turista francese che si era fatta male a una caviglia in riva al lago del Sorapis, sempre frequentatissimo. Aiutata a raggiungere la piazzola del Rifugio Vandelli dal gestore, la 57enne è stata poi recuperata dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore.
L’elicottero Falco è poi intervenuto sulle Pale di San Martino, nel territorio di Canale d’Agordo, dove alcuni escursionisti si erano imbattuti in un uomo che aveva riportato probabili traumi al bacino e alla testa e presentava due tagli che si era procurato a causa dei ramponi che calzava, dopo essere scivolato sul ghiacciaio in Valle dei Cantoni. Sbarcati a 2.600 metri di quota lungo il sentiero 716, tra il Rifugio Rosetta e Cima Vezzana, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure al ferito, un 69enne di Ascoli Piceno. Dopo averlo imbarellato, lo hanno imbarcato con il verricello e trasportato all’ospedale di Treviso. Una squadra del Soccorso alpino della Val Biois era pronta a intervenire i piazzola a Falcade.
Pienamente operativo anche il secondo elicottero del Suem: Falco 2 è volato al Bivacco Battaglione Cadore, a 900 metri di quota sul Popera, da dove una coppia tedesca – lui 39 anni, lei 38 – aveva chiesto aiuto poiché impossibilitata a proseguire per affaticamento. I due, illesi, sono stati trasportati a Padola.
Una squadra del Soccorso alpino della Val di Zoldo ha infine ritrovato un turista 27enne di Singapore che, perso l’orientamento scendendo dal Van delle Sasse, Zoldo Alto, aveva contattato il negozio dove aveva noleggiato l’imbrago perché lanciasse l’allarme. Ottenute le coordinate del punto dove si trovava, i soccorritori sono dovuti scendere per un centinaio di metri tra cespugli di mugo e salti di roccia per riuscire a individuarlo e raggiungerlo nel versante che aveva sceso, sbagliando itinerario. Dopo che la squadra ha reidratato l’escursionista, lo ha calato per altri cento metri per raggiungere un ghiaione e ritrovare il sentiero. L’intervento è durato quattro ore, con i soccorritori che hanno accompagnando il giovane a Palafavera.
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