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domenica 8 Settembre 2024,

Il Circolo Morales ricorda la figura e l’arte di Filippo Chiarello

Chiarello faceva parte del direttivo del sodalizio artistico

È deceduto recentemente l’artista Filippo Chiarello, che fu socio del Circolo Morales. Chiarello nacque a Palermo nel 1940, frequentò il liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti; ottenuta l’abilitazione all’insegnamento si trasferì nelle Dolomiti Bellunesi, prima in Alpago e poi a Pedavena, lavorando come docente di educazione artistica dal 1964 al 1999. Faceva parte del direttivo del Circolo Artistico Morales ed era socio dell’Ippogrifo di Pedavena; impegnato nel volontariato, fu anche assistente nei musei civici e guida in mostre regionali e nazionali.

Lo ricorda Francesca Lauria Pinter, presidente del Circolo Morales, proprio citando quel che di Chiarello scriveva Mario Morales: «Quella di Chiarello è un’espressione artistica che, pur rispettosa della forma, si caratterizza per la ricchezza del contenuto, contenuto gravido di memorie, di nostalgie, di emozioni legate alle sue esperienze di vita…».

«La sua arte è una magia evocativa» approfondisce Lauria Pinter «unione tra mondo esterno e mondo interiore. È profondità di pensiero e di sentimento che si posa sulla frontalità dello spazio pittorico con coerenza ed originale autenticità sia nelle forme paesaggistiche lievitate dalla pesantezza della materia sia in quelle ritrattistiche in cui spesso si leggono fregi ornamentali di natura geometrica e rinascimentale. Il suo linguaggio rende visioni aeree o profonde espresse secondo la logica della prospettiva e dei cromatismi, con variazioni tonali importanti in cui si intravvede lo slancio del gesto e il fluire delle pennellate. È una vena creativa capace di scomporre e ricomporre le immagini in connotazione lirica. I complessi cromatici si sintonizzano sempre con l’idea di fondo e sono un pretesto per un’analisi familiare che lega il calore del Sud con i verdi e gli ocra del territorio bellunese e lascia spazio al cielo dalle variegazioni luminose. Il tutto con libertà sintattica e perfezione. È un’arte che sussulta di emozioni, che aderisce a momenti reali, che è finestra aperta a perimetri di memorie e di sentimenti di cui si fa simbolo. Il professor Filippo Chiarello è stato per il Circolo Artistico guida, sostegno culturale, esempio di disponibilità, di chiarezza e di lealtà. Il suo ricordo rimarrà indelebile per tutti».

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