Massimiliano Paglini, 56 anni, dal novembre 2020 alla guida della Cisl Belluno Treviso, è il nuovo segretario generale di Cisl Veneto. Paglini è stato eletto oggi, venerdì 12 luglio, a Mestre, dal Consiglio generale del primo sindacato veneto per numero di iscritti, votato dai componenti dell’assemblea che rappresenta tutti i territori e le categorie e che ha proceduto al rinnovo della Segreteria da oggi composta, oltre che da Paglini, da Stefania Botton, componente della Segreteria di Cisl Padova Rovigo, e Andrea Sabaini, segretario organizzativo di Cisl Verona.
Massimiliano Paglini, di Montebelluna (Treviso), è segretario generale della Cisl Belluno Treviso dal 13 novembre 2020 ed è stato confermato dal congresso del 2022. «Assumo l’incarico che mi affida il Consiglio generale della Cisl del Veneto con consapevolezza, coraggio, senso di responsabilità e dedizione, ringraziando la Segreteria uscente e ciascuno di voi – ha detto il neo eletto rivolgendosi all’assemblea di operatori, delegati, dirigenti sindacali – che oggi riponete la fiducia nelle persone e nel nuovo progetto che guideranno la Cisl del Veneto. Il modello che intendiamo mettere in campo è partecipativo, di confronto diffuso e strategico tra la Cisl, le sue Federazioni di categoria e le Unioni territoriali, all’interno di un sistema condiviso di co-protagonismo e dialogo costante. Il Veneto oggi ha bisogno di un deciso progetto di rigenerazione per disegnare il futuro all’interno di un patto che includa tutti i soggetti economici, politici, istituzionali e di rappresentanza per dare una spinta propulsiva a tutto il sistema produttivo, sociale, economico, scolastico e accademico».
Molte le questioni aperte e delicate, a partire dalla tenuta del sistema del welfare e del socio-sanitario, fino alla necessità per il Veneto di mantenere ruolo e competitività all’interno del sistema-Paese e delle macro-aree interregionali europee. «È tempo di tracciare la rotta – ha detto Paglini nella sua relazione – per confermare e rilanciare tutto ciò che ha reso il Veneto storicamente una Regione modello di riferimento, a partire dal valore del lavoro, dalla vivacità dell’associazionismo e del volontariato fino alle eccellenze dei distretti produttivi, tutti elementi che hanno fatto storicamente del Veneto una regione coesa, inclusiva, dinamica, solidale, laboratorio di innovazione industriale e di avanguardie contrattuali».
Tra spinte identitarie e istanze di maggior decentramento, sono fondamentali per Paglini strumenti di maggiore equità fiscale a livello regionale, così come un riordino delle norme sull’immigrazione ad arginare fenomeni intollerabili come caporalato e sfruttamento, emarginazione sociale e infortuni sul lavoro dettati anche da mancanza di formazione.
Il sistema socio-sanitario regionale rimane poi un “sorvegliato speciale”. «La Cisl del Veneto – ha proseguito nella relazione – avrà il dovere e il diritto di essere parte propositiva e attiva nei processi di messa a terra della riforma degli Ambiti territoriali sociali, una trasformazione epocale del sistema, per garantire la tutela delle competenze del personale coinvolto, i livelli di prestazioni sociali uniformi sul territorio e urge per questo la definizione dei decreti attuativi della legge regionale. Così come urge la riforma delle Ipab che il Veneto attende da anni: la situazione delle case di riposo è un latente dramma sociale pronto ad esplodere». Già esplosa – invece – la questione abitativa, emergenza che colpisce soprattutto i giovani e gli stranieri.
Per la Cisl Belluno Treviso si apre una fase di cambiamento. Lo statuto del sindacato stabilisce infatti la incompatibilità fra gli incarichi di segretario territoriale e regionale e prevede che entro 15 giorni dalla elezione l’eletto comunichi per quale carica opta e rassegni le relative dimissioni. Il segretario generale uscente, una volta date le dimissioni, avvierà immediatamente – visto anche il periodo estivo e le ferie di agosto alle porte – le consultazioni per la scelta della nuova Segreteria che prenderà il timone della Cisl territoriale e che verrà eletta dal Consiglio generale entro 30 giorni dalle dimissioni.
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