Sabato 20 luglio alle 18 il Museo d’arte contemporanea Burel di via Mezzaterra a Belluno inaugurerà la mostra «Natura Morta. Hans Haacke». La mostra, che rimarrà aperta fino al 29 settembre, proporrà ai visitatori un’opera dell’artista tedesco Hans Haacke, realizzata alla fine degli anni Sessanta. Haacke, nato a Colonia nel 1936 e vincitore del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 1993, è noto per il suo lavoro con la natura e i sistemi biologici, che collega al contesto fisico, politico e sociale.
La mostra prosegue il tema dell’anno del Museo Burel, la natura morta. Haacke tra il 1965 e il 1972 ha esplorato e messo in discussione questo concetto. Utilizzando formiche, piante di fagioli, gabbiani, tartarughe, fili d’erba, pulcini, semi e capre, l’artista crea sistemi scultorei e biologici che interagiscono con l’ambiente circostante, scambiando informazioni, energia e materia. È piuttosto natura viva, che riflette sui rapporti tra natura e cultura, natura e artificio, e infine natura e contesto sociale, ecologia e politica.
In esposizione al Burel sarà proposto un unico lavoro, che evolverà nel corso dei mesi trasformando lo spazio espositivo in un organismo vivente. L’opera utilizzerà elementi quotidiani come aria, acqua e luce, coinvolgendo attivamente lo spettatore e mettendo in discussione il concetto tradizionale di scultura.
La mostra, realizzata in collaborazione con Amici del Museo Burel e Banca Prealpi SanBiagio, sarà visitabile gratuitamente il sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20, e la domenica dalle 16 alle 20. Il museo rimarrà chiuso nei giorni 10-11 e 17-18 agosto. Hans Haacke, attualmente rappresentato dalla Paula Cooper Gallery di New York, vive a New York dal 1965 e ha affrontato nelle sue opere tematiche quali mecenatismo, sponsorizzazione, censura e razzismo, utilizzando vari media come diagrammi, fotografie, oggetti, scritti e suoni.
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