È pienamente positivo il bilancio del progetto «Fonte Viva», realizzato dal Centro Italiano di Solidarietà (Ce.I.S.) di Belluno e sostenuto da Intesa Sanpaolo attraverso il Programma Formula in collaborazione con Cesvi. L’iniziativa ha raccolto oltre 120.000 euro tramite la piattaforma di crowdfunding For Funding, attiva da gennaio a marzo 2023. I fondi sono stati utilizzati per creare due luoghi di incontro e inclusione sociale, migliorare i terreni agricoli e ottimizzare le risorse naturali.
Il progetto ha permesso di realizzare una serra per colture locali nella piana di Crede destinate agli agrimercati. È stato inoltre potenziato l’approvvigionamento idrico con il recupero dell’acqua dalla fonte naturale, sono state acquistate attrezzature agricole e sono stati allestiti a Castion cinque lotti per orti sociali, completi di vialetti di accesso, delimitazione lotti e ricovero attrezzi. Grazie ai fondi raccolti, sono state finanziate dieci borse lavoro per tirocini della durata di quattro mesi e mezzo, coprendo anche i costi del personale educativo e di tutoraggio per i percorsi individualizzati e la gestione degli orti sociali.
Il progetto ha coinvolto direttamente dieci persone in condizione di fragilità, tra i 18 e i 67 anni, inserite in percorsi riabilitativi. Cinque nuclei familiari hanno partecipato agli orti sociali. I miglioramenti apportati sono fruibili anche dagli ospiti della comunità terapeutica di Crede, favorendo interventi di ergoterapia e formazione al lavoro.
«Quest’occasione ha permesso al Ceis di Belluno di promuovere le relazioni e la condivisione di spazi, stimolando l’integrazione delle fasce più deboli» ha detto don Gigetto De Bortoli, presidente del Ceis. «Il progetto ha coinvolto attivamente gli ospiti della comunità terapeutica, sviluppando abilità e competenze. Ha confermato il valore del rapporto tra uomo e ambiente naturale, offrendo concrete esperienze per apprezzare il lavoro della cura e della coltivazione della terra».
Francesca Nieddu è la direttrice regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia di Intesa Sanpaolo: «Abbiamo creduto in questo progetto perché coniuga la riqualificazione dell’ambiente e l’attenzione per le persone fragili. Sostenendo questa iniziativa, abbiamo visto crescere un luogo di aggregazione inclusiva in cui persone e famiglie potranno occuparsi di un’attività a beneficio della collettività e della natura».
«Quest’importante progetto» ha aggiunto Roberto Vignola, vice direttore generale di Cesvi «ci permette di essere più incisivi, con proposte progettuali rispondenti ai bisogni territoriali su una serie di questioni che colpiscono il nostro Paese in ambito ESG. “Fonte Viva” dimostra che il connubio tra i mondi non profit e profit può rappresentare una soluzione vincente per risolvere problematiche sociali territoriali».
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