È stato firmato ieri, giovedì 18 luglio, l’atto costitutivo della nuova “Fondazione per la Comunità Energetica Rinnovabile – C.E.R. Dolomiti ETS” presso lo studio del notaio Michele Palumbo. Alla firma erano presenti il presidente del Consorzio Bim Piave-Belluno, Marco Staunovo Polacco, Mario Pozza per Camera di commercio Treviso-Belluno Dolomiti, Sergio Gallo per il Comune di Belluno (in rappresentanza del sindaco Oscar De Pellegrin) e Claudio Dalla Palma, vicesindaco del Comune di Feltre. Presenti inoltre i membri del nuovo Consiglio di amministrazione: Antonio Daniele Barattin, nominato presidente, Francesca Passuello, Giovanni Gaz, Luciano Da Pian e Marco Genova, oltre a Valentina Barbieri quale organo di controllo, i quali resteranno in carica per tre anni come delineato nell’atto costitutivo.
Il fondo iniziale di 30.000 euro è stato destinato al patrimonio della Fondazione per perseguire gli scopi statutari.
Il risultato è anche frutto del fondamentale contributo economico della Fondazione Cariverona e dell’incarico affidato sempre da Cariverona a DBA Pro spa tramite apposita gara. Questo ha consentito ai fondatori di costituire una Comunità energetica rinnovabile di area vasta, uno dei primi esempi italiani su scala provinciale e in grado di aggregare gli interessi di consumatori e di produttori-consumatori localizzati in 18 diverse cabine primarie afferenti al territorio bellunese.
Lo scopo è quello di gestire le risorse energetiche locali in modo comunitario, promuovendo la produzione e il consumo sostenibili, nonché la partecipazione attiva dei cittadini. Obiettivi della Fondazione Comunità energetica rinnovabile Dolomiti ETS sono quindi la salvaguardia dell’ambiente, l’uso razionale delle risorse naturali e la promozione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo. Le attività mirano a procurare benefici ambientali, economici e sociali per le comunità locali, promuovendo l’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile e riducendo i costi energetici per i membri.
Marco Staunovo Polacco, presidente del Consorzio Bim Piave, ha commentato: «Con questo ulteriore passo ha preso forma una direzione già delineata durante l’assemblea generale Bim Piave lo scorso maggio, momento che ha segnato una fase cruciale nella nostra missione di promuovere lo sviluppo sostenibile e il benessere delle nostre comunità. Con la costituzione della Comunità energetica rinnovabile stiamo facendo la nostra parte nel gettare le basi per il futuro della montagna in collaborazione con la Regione Veneto e il Governo».
Mario Pozza, presidente della Camera di commercio, ha aggiunto: «Auguriamo un buon lavoro al nuovo Cda: i prossimi 3 anni saranno cruciali per il sostentamento e sostegno delle aree montane anche dal punto di vista energetico: un lavoro che toccherà tutte le aree e i settori della nostra montagna».
Anche le Amministrazioni di Belluno e Feltre hanno espresso il loro entusiasmo per questa importante iniziativa.
Il neo presidente della Comunità energetica rinnovabile Dolomiti ETS, Antonio Daniele Barattin, si è detto «veramente onorato di presiere il Cda e di farlo al fianco di questi partner per un’operazione così importante per il territorio. Diverse competenze si uniscono per uno scopo comune: quello di guardare alla salvaguardia energetica e alle fonti rinnovabili che non rappresenta solo un obiettivo, ma una necessità sempre più lampante da svolgere in unità».
Queste le attività principali in cui si impegnerà la Comunità energetica: promuovere la tutela dell’ambiente, la transizione energetica e l’autosufficienza energetica tramite la costituzione di configurazioni di autoconsumo collettivo, la condivisione di energia rinnovabile, il monitoraggio della produzione e dei consumi e l’accesso a incentivi per investimenti nel settore delle energie rinnovabili. Inoltre, la Fondazione si dedicherà alla promozione di eventi, studi e campagne di sensibilizzazione per un consumo energetico consapevole.
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