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venerdì 22 Novembre 2024,

Padola, chiesa parrocchiale inagibile a causa di un fulmine

Il quadro elettrico è stato fuso e si è sviluppato un principio di incendio in sacrestia che non si è propagato, ma ha generato un denso fumo di sostanze probabilmente tossiche che ha annerito anche la chiesa.

Chiesa parrocchiale inagibile a Padola a causa dei danni provocati da un fulmine che l’ha colpita durante il violento temporale che ha interessato il Comelico la notte scorsa. Il fulmine, chiaramente avvertito dalla popolazione – racconta il parroco don Luigi Del Favero – ha provocato la fusione del quadro elettrico, causando anche un principio di incendio in sacrestia che per fortuna si è spento, forse per mancanza di ossigeno, prima di propagarsi al resto della chiesa. Ma il denso fumo che si è sviluppato ha lasciato una caligine untuosa in sacrestia e, in misura minore, anche nel resto della chiesa, annerendo un po’ anche il soffitto. Una caligine probabilmente costituita da sostanze tossiche e per questo i vigili del fuoco hanno dichiarato la chiesa inagibile prescrivendo che la pulizia sia effettuata da ditte specializzate, come sarà necessario chiamare altri specialisti per rifare l’impianto elettrico dal momento che non funziona più nulla, dalle campane all’illuminazione, dall’organo all’amplificazione.

«Ci sarà qualcosa da pulire e molto da buttare», questa la previsione di don Luigi Del Favero dopo un breve sopralluogo, avendo l’impressione che in sacrestia ben poco si sia salvato tra le tante cose che vi erano conservate. «Tra le persone che si sono affacciate all’ingresso della chiesa c’è anche chi non ha trattenuto le lacrime – confida ancora il parroco – nel vedere quanto era capitato».

In attesa che la chiesa torni agibile, nei giorni feriali le celebrazioni verranno spostate nella chiesetta di Santa Maria delle Grazie, mentre nei giorni festivi si ricorrerà al salone delle scuole e al suo cortile – come è già stato fatto al tempo del Covid – grazie anche agli alpini che hanno già dato la disponibilità ad occuparsi di procurare panche, gazebo e quanto altro possa servire.

Il temporale di ieri sera – racconta ancora don Luigi – ha provocato anche l’allagamento della chiesa di Candide. Ma lì – continua – è stato facile risolvere il problema grazie all’intervento di un certo numero di persone che hanno provveduto a togliere l’acqua. Di tutt’altra natura invece quanto capitato a Padola, sia per le modalità con cui si deve intervenire, sia per i tempi che saranno necessari.

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