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sabato 23 Novembre 2024,

Un libro per raccontare la vita in fabbrica alla Safilo di Calalzo di Cadore

La pubblicazione sarà presentata domani, martedì 13 agosto, alle ore 18, all'auditorium Cos.Mo del Museo dell'Occhiale di Pieve di Cadore.

Si intitola «Vita in fabbrica. Calalzo di Cadore 1970-2006» ed è il libro che – attraverso la voce di chi ci ha lavorato negli ultimi trentasei anni di attività – racconta lo stabilimento Safilo di Calalzo di Cadore: dopo la presentazione a Palazzo Madama a Roma di un paio di settimane fa, ora il “ritorno a casa” con la serata organizzata per domani, martedì 13 agosto, alle ore 18 all’auditorium Cos.Mo del Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore.

Ad aprire i lavori sarà una delle figure più significative nella storia di Safilo e dell’occhialeria cadorina e bellunese: Vittorio Tabacchi, già presidente di Safilo nonché di Anfao (Associazione nazionale fabbricanti articoli ottici), oggi presidente della Fondazione Museo dell’Occhiale onlus. Accanto a lui, per uno sguardo più “tecnico”, Giovanni Luigi Fontana, professore emerito dell’Università degli Studi di Padova.

Spazio poi alla presentazione vera e propria con gli interventi di Pier Mario Fop, curatore dell’opera, e dei protagonisti del libro, gli autori Angelo De Marchi, Giovanna Fornasier, Angelo Da Col, Ernesto Da Deppo, Roberto Scottà e Ines Smaniotto.

A chiudere la serata, il senatore cadorino Luca De Carlo, presidente della IX Commissione Senato – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, per tre mandati sindaco di Calalzo di Cadore e promotore dell’iniziativa di presentazione del libro al Senato.

«La presentazione a Roma è stata l’occasione per parlare di questo volume, ma anche dell’attività del Museo dell’Occhiale e del progetto dell’Ecomuseo “Terre dell’Occhiale” che stiamo realizzando assieme a numerosi enti del territorio», spiega la direttrice del Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore, Daniela Zambelli. «“Terre dell’Occhiale – Ecomuseo dell’occhialeria bellunese” raccoglie il passato e il presente dell’economia cadorina per costruire il futuro di queste terre: la promozione del territorio passa infatti, oltre che attraverso le sue bellezze, anche per la conoscenza della sua economia, delle sue attività storiche e del percorso che lo ha portato a diventare un distretto noto e invidiato in tutto il mondo. Il progetto dell’Ecomuseo e, in generale, il Museo dell’Occhiale vogliono raccontare la vita e la storia di un territorio che parla e vive di occhiali; per questo, non poteva mancare un’occasione come questa, una serata in cui sentire dalle loro vive voci i ricordi, le esperienze, le impressioni e le speranze di chi ha contribuito con il suo lavoro a scrivere pagine importanti dell’occhialeria cadorina».

Il progetto “Terre dell’Occhiale – Ecomuseo dell’occhialeria bellunese”, può contare su un contributo di Fondazione Cariverona, oltre al cofinanziamento da parte dello stesso Museo dell’Occhiale, di Anfao, Confindustria Belluno Dolomiti e dell’Ente bilaterale occhialeria. Al progetto collaborano anche l’Università di Padova e Certottica; a patrocinare l’iniziativa i comuni di Pieve di Cadore e di Calalzo di Cadore.

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