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lunedì 16 Settembre 2024,

Un percorso formativo per prevenire, riconoscere e contrastare la violenza contro le donne

La Regione invita all'adesione tutte le figure che possono venire il contatto con donne vittime di violenza (pexels-garon-piceli-852793)

Manuela Lanzarin, assessora veneta alla Sanità e Servizi sociali, annuncia l’avvio delle iscrizioni al percorso formativo «Il riconoscimento e la risposta operativa alla violenza di genere nel Sistema Socio-Sanitario del Veneto», curato dalla Fondazione Scuola di Sanità Pubblica.

«La violenza contro le donne è un fenomeno che purtroppo permane alla ribalta delle cronache quotidiane, anche nella nostra regione, avendo la sua matrice nella diseguaglianza ancora persistente dei rapporti tra uomini e donne» commenta Lanzarin. «Il concetto di diseguaglianza introdotta dalla ‘Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne’ delle Nazioni Unite riconosce la violenza come un fenomeno di carattere strutturale, e non episodico o di carattere emergenziale, e come tale è necessario trattarlo».

Chi tratta queste materie deve essere aggiornato. «Le attività di formazione, già attuate in questo settore, necessitano di essere aggiornate e rafforzate ed il percorso formativo è un’importante occasione di crescita che permette di accrescere competenze» dice Lanzarin «perché solo attraverso un impegno continuo ed azioni di sistema, si potrà demolire il pregiudizio di genere e il persistere di una mentalità e linguaggio che considerano la donna come soggetto da controllare e rispetto alla quale spesso non sono accettate le sue scelte di libertà e indipendenza».

Il progetto è rivolto a quanti possono intercettare e gestire casi di violenza di genere e che possono contribuire a prevenire e contrastare la violenza contro le donne. Sono invitati ad aderire al percorso il personale sanitario e socio-sanitario che esercita la sua attività all’interno del sistema dell’emergenza urgenza (Pronto Soccorso e Suem 118) e di altre unità di offerta ospedaliere con maggior contatto con le donne, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, i professionisti che lavorano nelle Farmacie del territorio regionale, le operatrici dei centri antiviolenza e gli operatori dei Centri per gli uomini autori di violenza.

Altre figure professionali – sottolinea la Regione – potranno trovare utilità da questo percorso, professionisti che, a vario titolo, possono essere coinvolti nei casi di violenza di genere (assistenti sociali, forze dell’ordine, giuristi e altre figure) così da accrescere le conoscenze e gli strumenti utili ad intercettare i casi di violenza di genere e ad offrire l’assistenza necessaria, anche attivando la rete multiprofessionale presente sul territorio.

«Questo percorso formativo rappresenta l’impegno regionale di contribuire al cambiamento di mentalità ed atteggiamento» rimarca Manuela Lanzarin «per rendere consapevoli e formare il maggior numero di figure professionali che concorrono ad individuare, anche precocemente, la violenza contro le donne ed a porvi rimedio con un contrasto mirato».

Le iscrizioni al percorso formativo sono aperte da ieri, lunedì 26 agosto, e sono possibili fino al 20 ottobre accedendo a questo link.

Per le professioni sanitarie, la partecipazione al percorso di formazione (prima e seconda parte), darà corso al rilascio dei crediti E.C.M. (20 crediti).

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