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lunedì 16 Settembre 2024,

Pozza: «Il cicloturismo è in sé un eco-sistema e va fatto crescere»

Un report della Camera di Commercio mostra che nelle province di Belluno e Treviso gli addetti della filiera della bicicletta sono più di seicento

La filiera della bicicletta nelle province di Treviso e Belluno rappresenta un’eccellenza produttiva radicata in Veneto, con oltre 600 addetti tra le due province. A Treviso si contano più di 400 lavoratori impiegati nel settore, mentre a Belluno, comprendendo anche la produzione di abbigliamento per il ciclismo (il riferimento, in particolare, è alla Manifattura Valcismon), si superano i 200 addetti. La filiera include non solo la produzione e l’assemblaggio di biciclette, ma anche la realizzazione di componenti, accessori e abbigliamento tecnico, oltre alle attività di noleggio e riparazione. Questa realtà, secondo i dati forniti dal report della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, è concentrata principalmente tra Veneto e Lombardia, dove si trovano due terzi degli addetti nazionali del settore. Il Veneto, in particolare, è la regione con il maggior numero di lavoratori nel campo della produzione di biciclette, che rappresenta quasi la metà degli addetti italiani del settore.

Negli ultimi anni, il cicloturismo ha visto una crescita significativa, contribuendo all’espansione delle attività legate al noleggio di biciclette. Secondo lo stesso report, in Italia si stima che nel 2023 i cicloturisti abbiano generato un fatturato tra i 4,5 e i 5,5 miliardi di euro, con circa 2,4 milioni di persone che scelgono la bicicletta come fulcro delle loro vacanze. A questi si aggiungono 5,1 milioni di turisti che utilizzano la bici durante il soggiorno. Il 56% di questi cicloturisti proviene dall’estero, con il Trentino-Alto Adige che spicca come meta preferita grazie alla rete di servizi e infrastrutture dedicate.

Per rispondere alle esigenze del cicloturismo, è fondamentale investire in strutture e servizi adeguati, come piste ciclabili protette, percorsi su viabilità secondaria, noleggi, assistenza tecnica e bike-hotel. In Veneto, la rete ciclabile è in espansione, con percorsi come la Calalzo-Cortina, la Treviso-Ostiglia e la ciclabile del Sile. Tuttavia, restano aree in cui è necessario migliorare le connessioni, come tra Treviso e il Montello o i colli Asolani, e potenziare i servizi di trasporto, inclusa la disponibilità di spazi per biciclette sui treni.

«Il cicloturismo è in sé un eco-sistema» afferma Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno|Dolomiti «e va fatto crescere come tale per funzionare bene, in collaborazione con gli enti locali e coinvolgendo le associazioni di appassionati».

Il cicloturismo rappresenta una leva di sviluppo economico territoriale, favorendo la destagionalizzazione dei flussi turistici e la valorizzazione di aree meno conosciute, oltre a promuovere un tipo di turismo più sostenibile.

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