Belluno °C

sabato 21 Settembre 2024,

La Carovana dei Ghiacciai arriva sulla Marmolada

Osservato speciale il ghiacciaio della Marmolada e focus sui rifiuti abbandonati con l’attività di Clean up in quota nell’ambito di Puliamo il Mondo

La Carovana dei ghiacciai 2024 arriva sulla Regina delle Dolomiti. Dal 6 al 9 settembre la campagna nazionale di Legambiente che monitora i ghiacciai alpini – in collaborazione con Cipra Italia e la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano – arriverà in Trentino e in Veneto per la sua ultima tappa. Osservato speciale sarà il ghiacciaio della Marmolada, dove Carovana dei ghiacciai tornerà di nuovo dopo le tappe del 2020 e del 2022. Saranno evidenziati diversi temi, dagli impatti che la crisi climatica sta portando ad alta quota all’importanza di mettere in campo politiche di adattamento e mitigazione, fino al tema dell’abbandono dei rifiuti in quota, che sarà trattato con un evento di “clean up in quota” insieme a “Puliamo il Mondo”.

È l’ultima tappa di questa quinta edizione della “Carovana dei ghiacciai”, che ha iniziato il suo viaggio il 18 agosto sul ghiacciaio Mer De Glace in Francia, per poi spostarsi in Valle d’Aosta sui ghiacciai della Valpelline, in Piemonte sul ghiacciaio di Flua, in Lombardia sul ghiacciaio di Fellaria e poi sui ghiacciai delle Alpi Giulie tra Friuli e Slovenia.

La tappa della Marmolada si aprirà venerdì 6 settembre alle ore 9 con l’attività di “Clean Up in quota” nell’ambito della campagna di volontariato ambientale “Puliamo il Mondo”, promossa da Legambiente. Appuntamento al parcheggio del Rifugio Cima 11, sulle sponde del lago Fedaia. Sabato 7 settembre, alle ore 9, l’escursione verso il ghiacciaio di Serauta, con osservazione e misurazioni frontali, con l’accompagnamento di Mauro Varotto (Università di Padova); Marco Giardino e Valter Maggi (Comitato Glaciologico Italiano), Mauro Valt (Centro Valanghe di Arabba – ARPAV). Sempre sabato 7 settembre, alle ore 21, presso la Sala Teaz di Rocca Pietore, si terrà l’incontro dal titolo “Un’altra Marmolada: progetti e visioni per un futuro sostenibile”, organizzato dal Museo di Geografia dell’Università di Padova e dalla Rete.

La giornata di domenica 8 settembre sarà dedicata alla storia di questi luoghi. Ritrovo a Malga Ciapela, presso la stazione di partenza della funivia, per la visita al Museo della Grande Guerra e la conferenza stampa sul futuro della Marmolada con la Rete Nazionale delle Università Italiane per lo Sviluppo Sostenibile, il Museo di Geografia dell’Università di Padova e il CAI e lancio del Documento “Un’Altra Marmolada”.

Seguirà la prima parte del saluto al ghiacciaio con una performance en plein air a cura di “Azioni Fuori Posto”, con Filippo Stocco e Silvia Dezulian. Nel pomeriggio la seconda parte del saluto al ghiacciaio con la perfomance sonora “(in)naturalis”, curata da Nicola Lucchese aka MudWise come modulatore e Luca Ramon aka Zoro alle percussioni.

Lunedì 9 settembre a Padova, alle ore 11, presso il Museo di Geografia dell’Università di Padova (Palazzo Wollemborg, via del Santo 26), si terrà la conferenza stampa finale di Carovana dei ghiacciai con la presentazione dei dati sullo stato di salute del ghiacciaio della Marmolada.

Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, ha commentato: «Quest’anno Carovana dei ghiacciai 2024 torna sulla Marmolada, la Regina delle Dolomiti su cui si aprono molteplici riflessioni. Parliamo prima di tutto di una montagna sempre più fragile e dove i ghiacciai arretrano di anno in anno a causa della crisi climatica e delle alte temperature. Le zero termico in quota, registrato anche in queste settimane, è un campanello d’allarme che non va sottovalutato, così come le sempre meno precipitazioni di neve. Non facciamoci ingannare dalle ultime nevicate tardive della primavera, in montagna nevica sempre meno. Per questo va anche ripensato il turismo invernale montano in una chiave più sostenibile». Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto, e Andrea Pugliese, presidente di Legambiente Trento, aggiungono: «A due anni dal disastro della Marmolada, il ghiacciaio continua a fondersi a ritmi allarmanti. Il ritrovamento di corpi e l’emersione di reperti ed ordigni storici in costante aumento ne sono la tragica conferma. Da oltre 50 giorni il termometro non scende sotto zero sulla cima della Marmolada. L’ultimo dato con segno negativo, -0,9 gradi, è stato osservato a Punta Penia (3.343 metri d’altezza) il 5 luglio scorso. La Carovana dei Ghiacciai di Legambiente ci ricorda che il riscaldamento globale sta mettendo a rischio la sopravvivenza della Marmolada, destinata a scomparire entro i prossimi trent’anni se non prima. Nonostante le naturali fluttuazioni climatiche che fanno esultare qualcuno per qualche saltuario grado in meno, la situazione è tutt’altro che normale ed occorre reagire in fretta frenando le emissioni di CO2, se vogliamo salvare il ghiacciaio».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *