Belluno °C

lunedì 16 Settembre 2024,

La stagione teatrale del teatro Pierobon di Ponte nelle Alpi con l’omaggio a Eleonora Duse e Arrigo Boito

Ricorre il centenario della morte della Divina, che ebbe una lunga relazione sentimentale e artistica con il librettista originario di Polpet

È stata presentata ieri, martedì 3 settembre, la seconda stagione teatrale del Piccolo Teatro G. Pierobon di Paiane di Ponte nelle Alpi proposta dal Circolo Cultura e Stampa Bellunese. Una stagione dedicata alla figura di Eleonora Duse, di cui ricorre il centenario della morte, e del librettista Arrigo Boito, che con la “Divina” ebbe una lunga relazione sentimentale e artistica. La famiglia di Arrigo, fratello minore di Camillo, era originaria di Ponte nelle Alpi, dove ancora esiste la casa dei Boito, recentemente acquistata dal Comune con l’intento di valorizzarla in funzione museale.

Si comincerà dunque proprio con lei, la Duse, sabato 26 ottobre, alle 20.45: Le Belle Bandiere proporranno «Non sentire male», spettacolo dedicato a Eleonora Duse con Elena Bucci. Eleonora Duse, immaginata nel momento in cui, malata e sostituita da Gabriele D’Annunzio nella Figlia di Iorio, prende il copione e recita tutte le parti, tutte le scene, tutte le figure, davanti allo sguardo allucinato di Matilde Serao, puntuale e quasi invadente osservatrice e testimone. Forse in quel momento la Duse, che recitando guariva dai danni della vita, provava a liberarsi e a vedere oltre la materia necessaria, odiata e amata, del teatro: le scene, i costumi, gli attori…forse sognava di poter volare per un attimo, come le altre arti tentavano, in uno spazio dove fosse possibile il teatro senza corpo e senza voce, libero dalla poesia inevitabile della sua continua distruzione nel qui e ora. Lo spettacolo attinge da lettere, scritti, testimonianze indirette che percorrono tutto l’arco della sua vita.

E poi si racconterà di Arrigo ed Eleonora, sabato 23 novembre ore 20.45: Theama Teatro porterà sul palco «Il filo rosso fra Arrigo e Lenor». Arrigo Boito, nato a Padova nel 1842 da madre polacca, era veneto come la Duse. E, come lei, affermatosi giovanissimo, era stato ed era soggetto ad aspre critiche, vive diffidenze, forti avversioni. Ma il sogno trionfava sulla realtà: Eleonora innamorata della musica, Boito della prosa, soprattutto innamorata lei della musica di Arrigo ed egli del teatro di prosa recitato dalla Duse. Uno spettacolo dedicato all’analisi della figura della Duse a tutto tondo con parti tratte dallo straordinario carteggio fra lei e Arrigo.

La stagione proseguirà sabato 7 dicembre alle ore 20.45 con Stivalaccio e «Romeo e Giulietta», sabato 22 febbraio alle ore 20.45 di nuovo con Theama Teatro per «Salomè» da Oscar Wilde, sabato 15 marzo alle ore 20.45 con Myriam Dal Don in un concerto di violino e clavicembalo (Myriam Dal Don è una violinista di fama internazionale originaria di Gosaldo e sarà accompagnata dal maestro clavicembalista Carlo Rossi), infine sabato 5 aprile alle ore 20.45 con Nidodiragno e «Il Dio bambino» con Fabio Troiano.

Tornando a Boito, il Circolo gli ha dedicato un vero e proprio progetto, che si intitola «Il filo rosso tra Arrigo e Leonor: Arrigo Boito ed Eleonora Duse nel centenario della morte della Divina», che si concretizzerà in autunno tra Belluno, Ponte nelle Alpi e la provincia di Treviso.

Arrigo, nato nel 1842 e morto a Milano nel 1918, figlio di Silvestro Boito e Giuseppina Radolinska, fratello minore di Camillo, è noto soprattutto per i suoi libretti d’opera, considerati tra i massimi capolavori del genere. Dal 1887 al 1898 Boito ebbe un’intensa relazione con Eleonora Duse e per lei tradusse i drammi shakespeariani «Antonio e Cleopatra», «Romeo e Giulietta» e «Macbeth».

Eleonora Giulia Amalia Duse nacque a Vigevano nel 1858 e morì a Pittsburgh nel 1924. È stata un’attrice teatrale italiana, soprannominata “la Divina” è considerata la più grande attrice teatrale della sua epoca e una delle più grandi di tutti i tempi, «la più grande attrice del mondo» la definì il critico Hermann Bahr, fu simbolo indiscusso del teatro moderno, anche nei suoi aspetti più enfatici da diva.

Oltre ai due appuntamenti teatrali di apertura della stagione al Pierobon, il progetto prevede due matinée per le scuole superiori l’11 dicembre al Teatro Dino Buzzati di Belluno e il 12 dicembre al Teatro G. Pierobon di Paiane di Ponte, con lo spettacolo «Io fui Giulietta» della compagnia Teatro Stabile di Verona, che ha come focus la relazione di Eleonora Duse con le opere di Shakespeare.

Ancora, il 15 novembre alle 18 la conferenza «Eleonora Duse e Arrigo Boito» a cura della prof. Maria Ida Biggi della Fondazione Cini di Venezia, a Presso Palazzo Fulcis, Belluno. Sempre a Palazzo Fulcis, dal 15 novembre al 6 gennaio sarà visitabile la mostra «Eleonora Duse e Arrigo Boito». Tra novembre e dicembre sarà proposto il fil «S’io fiammeggio nel caldo d’amore. Dante nelle lettere di Eleonora Duse e Arrigo Boito», 2021, realizzato dalla Fondazione Cini, al Teatro G. Pierobon di Paiane. A dicembre sarà proposto il film «Cenere», del 1916, al Cinema Italia di Belluno, con l’unica interpretazione cinematografica dell’attrice teatrale Eleonora Duse. Infine, tra ottobre e novembre il percorso guidato ai luoghi della famiglia Boito a Polpet di Ponte nelle Alpi.

1 commento

  • Mio padre Enrico Parnigotto fu commissionato ad eseguire il Busto di A Boito nel centenario della nascita del musicista. Questo si trova a Padova , nei giardini pubblici ,davanti alla Cappella degli Scrovegni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *