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lunedì 25 Novembre 2024,

Mancano insegnanti, dirigenti e personale Ata: la situazione in provincia

Il punto della situazione è stato fatto oggi, 4 settembre, nell'ambito della nona edizione della Giornata nazionale rsu e delegati Cisl Scuola

Mancano docenti, dirigenti scolastici, personale Ata. Un problema che si ripresenta a ogni nuovo anno scolastico. Il punto è stato fatto oggi, 4 settembre, a Villorba, nell’ambito della nona edizione della Giornata nazionale rsu e delegati Cisl Scuola, tradizionale appuntamento che segna, con l’organizzazione di incontri in tutto il territorio nazionale, la ripresa delle attività sindacali a livello di istituto nel nuovo anno scolastico, che in Veneto si apre l’11 settembre. La Giornata rsu 2024 per le province di Treviso e Belluno è stata l’occasione per una riflessione sullo stato di salute della scuola trevigiana e bellunese e per fare il punto della situazione sull’avvio delle lezioni.  

La situazione sia in provincia di Belluno che nella Marca è alquanto complicata. Per i dirigenti scolastici, nel nostro territorio provinciale le sedi vacanti sono 12 su 33 istituti, con conseguenti 12 reggenze da parte dei dirigenti di altre scuole. Problemi anche per i direttori dei servizi amministrativi, con 14 posti scoperti su 33, ci cui 8 affidati a Dsga facenti funzioni. Riguardo al personale Ata, su 27 posti vacanti per assistenti amministrativi il Mef ha autorizzato solo 9 immissioni in ruolo; su 27 per assistenti tecnici, 5 ruoli; su 104 per collaboratori scolastici, 36 immissioni in ruolo. Pochissime le immissioni in ruolo per i docenti: appena 80 di cui 52 su sostegno, tenendo conto che in provincia gli insegnanti sono circa 2.200, quando ne servirebbero almeno 2.500. «Purtroppo al momento – sottolinea la segretaria generale della Cisl Scuola Belluno Treviso Anna Lucia Tamborrini – non ci è stato ancora comunicato quando saranno effettuate le nomine dei circa 300 supplenti necessari per avviare l’anno scolastico. Si rischia ancora una volta che le lezioni comincino senza tutti i docenti in cattedra».

Inesorabile, infine, il calo degli alunni: all’avvio di questo anno scolastico saranno 20.881, 503 in meno dell’anno passato, condizione che ha portato all’accorpamento di due Istituti scolastici.

«Anche quest’anno – spiega ancora Tamborrini – arriviamo alla prima campanella con molti disagi: cattedre senza docenti, istituti senza dirigenti e senza direttori dei servizi amministrativi, figure essenziali per l’avvio dell’anno scolastico. A peggiorare la situazione, il ritardo dell’avvio delle procedure troppo a ridosso del 1° settembre con conseguenti difficoltà anche per le segreterie».

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