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mercoledì 18 Settembre 2024,

Variante di Longarone, sì all’abbassamento del viadotto

La conferma dal tavolo con il commissario straordinario delle opere olimpiche Fabio Saldini e il ministro dello sport Andrea Abodi (nella foto).

La variante di Longarone sarà come la chiedevano i cittadini e l’amministrazione comunale: viadotto abbassato, diminuito l’impatto visivo. La conferma è arrivata oggi da un tavolo tecnico in municipio a cui hanno preso parte il commissario straordinario delle opere olimpiche Fabio Saldini e il ministro dello sport Andrea Abodi. Per il Comune di Longarone erano presenti, oltre al sindaco Roberto Padrin, gli assessori Elena De Bona (urbanistica) e Livio Sacchet (lavori pubblici).

«Il percorso avviato la primavera scorsa per migliorare il progetto della variante è oggi a uno snodo fondamentale. Abbiamo avuto la conferma che il viadotto di fronte a Longarone non sarà alto 8-10 metri, come previsto inizialmente, ma sarà poco più alto del piano strada, con un piccolo rialzo della prima campata del ponte Campelli», spiega il sindaco Roberto Padrin. «Ringrazio l’architetto Saldini e la struttura di Simico (Società infrastrutture Milano Cortina) per aver ascoltato prima e accolto poi le esigenze della cittadinanza e della nostra comunità. Unire l’utilità dell’infrastruttura alla sensibilità per il territorio e per la memoria della storia di Longarone non era scontato e oggi siamo molto soddisfatti per il percorso di condivisione portato avanti».

Il cantiere è stato confermato in circa 500 giorni, con avvio possibile la prossima estate e conclusione tra il 2027 e l’inizio del 2028. «Come ha detto il ministro Abodi, quest’opera costituirà una parte consistente dell’eredità olimpica e diventerà elemento portante di quella “legacy” che dovrà sfruttare l’onda lunga di Olimpiadi e Paralimpiadi. Eredità che va ben oltre lo spegnimento del braciere olimpico ed è per questo che non importa se la inaugureremo dopo il 2026», conclude il sindaco Padrin.

1 commento

  • La proposta di abbassare il viadotto è stata accolta perché quanto previsto era un evidente obbrobrio. I tempi per la realizzazione dell’opera si sono allungati perché l’Anas ha presentato alla cittadinanza un progetto già giunto alla fase esecutiva; lo avesse condiviso precedentemente, i lavori sarebbero già avviati.

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