È stato presentato ieri, nella sala consiliare del Comune di Belluno, l’affresco nato per celebrare la lunga amicizia e il gemellaggio tra le città di Belluno e di Bend (Oregon – Usa). L’opera, realizzata all’interno delle scale mobili di Lambioi, rappresenta un simbolo tangibile dell’unione tra le due città e si colloca nell’ambito di un progetto promosso dal Rotary Club di Belluno insieme ai club di Greater Bend e Mount Bachelor di Bend. L’iniziativa ha coinvolto l’Istituto Catullo di Belluno, il dipartimento d’arte del Central Oregon Community College (COCC), l’Associazione Culturale per l’Affresco di Feltre e i Comuni di Belluno e Bend.
Durante l’anno scolastico 2023-2024, entrambe le istituzioni scolastiche hanno lavorato sul tema dell’affresco e del gemellaggio, selezionando gli studenti più meritevoli per partecipare alle fasi successive del progetto (per l’Istituto Catullo il progetto è stato curato dal professor Michele Tison).
Alla cerimonia sono intervenuti numerosi ospiti. L’assessore del Comune di Belluno, Paolo Luciani, ha espresso gratitudine al Rotary Club Belluno e il suo presidente, Riccardo Zaccone, ha evidenziato l’importanza dei valori culturali legati alla tecnica dell’affresco, esprimendo soddisfazione per il lavoro svolto ed elogiando le studentesse che hanno realizzato l’opera d’arte.

Angelo Paganin, responsabile per il Rotary Club Belluno del service “Affresco”, ha ringraziato tutte le persone, gli enti e gli sponsor che hanno reso possibile questo progetto dal respiro internazionale, sia dal punto di vista culturale, sia di integrazione. Paganin ha sottolineato come questo sia un ulteriore esempio del lavoro del Rotary, che si impegna costantemente ad abbattere muri fisici e ideologici, promuovendo la collaborazione tra comunità diverse.
Tiziano Sartor, presidente dell’Associazione Culturale per l’Affresco, ha ricordato che il progetto è nato da uno stimolo di Stefano Perer , feltrino e amante dell’affresco che da decenni vive a Portland, nell’ Oregon, e che si è unito da alcuni anni all’organizzazione degli scambi giovanili fra Bend e Belluno.
L’artista Vico Calabrò, fondatore e direttore artistico dell’ Associazione Culturale per l’Affresco, ha elogiato le maestre Marta Farina e Manuela Prestileo per il loro coinvolgimento attivo nel progetto e per la qualità dell’opera realizzata, sottolineando come le studentesse americane Berger Bock, Kirstin Graeper e Gladys Alf Rippee, accompagnate dalla docente Erin Bodfish, insieme alle studentesse del Catullo Giulia Cesa, Charlie Bortot e Angelica Fiorino, abbiano appreso rapidamente la tecnica dell’affresco, realizzando un lavoro di alto livello.
L’OPERA E IL SUO SIGNIFICATO
L’affresco rappresenta la città di Belluno con il Duomo, la Gusela del Vescovà, la Schiara e la campanula morettiana, il fiore che rappresenta il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Al centro dell’opera un fuoco che simboleggia i valori dell’amicizia. Bend è rappresentata dalle tre famose colline del territorio (“The Sisters”) e dall’Old Mille, un edificio simbolo della città. Ai lati, otto figure stilizzate si tengono per mano, a simboleggiare il legame tra le due città.
IL FUTURO DEL PROGETTO
Oggi le studentesse americane faranno ritorno a Bend, mentre in ottobre il gruppo bellunese, accompagnato dalla maestra Manuela Prestileo, si recherà a Bend per realizzare un affresco nell’ala espositiva del dipartimento d’arte del COCC.
Il successo dell’iniziativa è frutto di un vero gioco di squadra, come testimoniato dai ringraziamenti delle studentesse al Rotary Club Belluno per l’importante opportunità ricevuta.
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2 commenti
Stefano perer
L’affresco Come mi ha educato il Presidente Arch.Sartor ha il fascino della natura e in particolare delle piante. Assorbe l’ossido di carbonio per esalare ossigeno. Le sabbie colorate ritornano così sassi dipinti in perpetuo migliorando nel tempo. Una trasformazione che cementa come l’amicizia attraverso la conoscenza. Un grande applauso a coloro che ci hanno creduto e lavorato per questa meravigliosa trasformazione. Bend non ha mandato solo tre artisti ma una insegnante che assicurerà nel tempo la protezione di questa tradizione fenomenale. Hanno esportato cultura e come dice il direttore generale del museo nazionale della tecnologia a Milano Dr. Fiorenzo Galli “ la cultura e’ quella organizzazione che ci diamo per vivere meglio”
Marietto
bravo Stefano , un bellissimo pensiero…Un abbraccione dal Capo Marietto