Nella riunione di oggi, 25 settembre, il Consiglio europeo ha dato il via libera all’abbassamento dello status di protezione del lupo. «Abbiamo lavorato a lungo per raggiungere questo risultato. – ha dichiarato l’europarlamentare Herbert Dorfmann, dopo l’annuncio dell’esito del voto – La decisione di oggi avvia il processo di modifica della Convenzione di Berna, che darà a stati e regioni maggiore flessibilità nella gestione del lupo». La Convenzione di Berna regola la protezione delle piante e degli animali selvatici. Secondo i suoi allegati, il lupo è una specie “strettamente protetta” in Europa: «Da mesi chiediamo un aggiornamento della Convenzione per rispecchiare la realtà. – afferma Dorfmann – Oggi ci sono oltre 20.000 lupi nell’Unione Europea, e la loro popolazione è in costante crescita in tutti gli Stati membri».
Insieme a un gruppo di colleghi europarlamentari, Dorfmann ha convinto la Commissione europea a spingere per una revisione della Convenzione di Berna. Non è stata solo la crescita della popolazione dei lupi a influenzare questa decisione, ma anche i crescenti problemi legati alle numerose aggressioni al bestiame, specialmente nelle regioni alpine. «La proposta della Commissione di ridurre lo status di protezione del lupo è stata discussa e approvata oggi dal Consiglio europeo», nota con soddisfazione Dorfmann.
La proposta adottata dal Consiglio prevede l’avvio della procedura di modifica degli allegati II e III della Convenzione di Berna, mirata a ridurre il livello di protezione del lupo da “strettamente protetto” a “protetto”. «Questa modifica consentirebbe a stati e regioni con popolazioni stabili di lupi di adottare misure concrete per tutelare il bestiame nei pascoli e sugli alpeggi, senza compromettere l’impegno nella conservazione del lupo», spiega Dorfmann. Con la decisione odierna del Consiglio europeo, si apre finalmente la strada per stabilire una base giuridica solida per una gestione efficace del lupo. «Era ora, – commenta Dorfmann – perché questo non solo risponde alle esigenze degli agricoltori, ma garantisce anche la tanto attesa certezza del diritto, che è mancata completamente negli ultimi anni».
«La riduzione dello status di protezione del lupo è un primo passo fondamentale per salvare, è proprio il caso di dirlo, le attività zootecniche della montagna bellunese. E per consentire agli allevatori, compresi gli hobbisti che tengono pulite le terre alte, di mandare avanti le loro attività senza dover essere eroi». Lo afferma la vicepresidente della Provincia di Belluno Silvia Calligaro, delegata all’agricoltura. «La nostra montagna, intesa come paesaggio, è frutto del lavoro silenzioso e costante anche di tanti piccoli allevatori. È il luogo in cui nascono prodotti lattiero caseari di altissimo valore. Una totale deregulation sul lupo, sommata a una visione squilibrata a favore esclusivo dei selvatici, rischiava di mettere in discussione tutto ciò. Oggi quindi è una giornata importante per la montagna bellunese. Un primo piccolo passo a cui potranno seguire iniziative statali a cui il governo nazionale sta già lavorando
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