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venerdì 27 Settembre 2024,

Progetto di riforestazione sull’Alpe del Nevegal

Insieme in collaborazione Comune di Belluno, Regione Veneto, Vaia (start-up impegnata nel recupero dei boschi delle Dolomiti) e Clivet (azienda leader nelle tecnologie per il comfort sostenibile).

Il Comune di Belluno, la Regione Veneto, la start-up Vaia (impegnata nel recupero dei boschi delle Dolomiti) e Clivet, azienda leader nelle tecnologie per il comfort sostenibile, si mettono insieme per piantare sull’Alpe del Nevegal gli alberi del progetto «La Foresta Clivet», in una delle aree colpite nel 2018 dalla tempesta Vaia.

Il progetto, lanciato da Clivet a gennaio 2024 durante Klimahouse, manifestazione internazionale dedicata all’efficientamento energetico e all’edilizia responsabile (Bolzano, 31 gennaio – 2 febbraio 2024), ha come fine quello di contribuire alla rigenerazione dei boschi devastati da Vaia attraverso la messa a dimora di 1500 alberi in una delle aree del Nevegal (Erte Alte) devastate da Vaia. «Verranno rimboschiti, nel mese di ottobre 2024, circa 2 ettari, mettendo a dimora 300 Aceri di monte, 300 Pini silvestri, 200 Larici, 200 Faggi, 200 Sorbi montani, 100 Sorbi degli uccellatori, 100 Saliconi e 100 Sambuchi rossi», ha spiegato Giuseppe Menegus, intervenuto in rappresentanza dei Servizi forestali della Regione Veneto.

Ma l’obiettivo principale che si è posta Clivet è stato quello di sensibilizzare i propri clienti e le persone in generale sul tema salvaguardia dell’ambiente, un tema che fa parte del Dna di Clivet, come ha spiegato Moira Stragà manager dell’azienda: «La creazione della foresta è stata un percorso iniziato a gennaio 2024 che ha coinvolto il pubblico di tutte le fiere Clivet in Italia e all’estero, quello del Giro d’Italia e che coinvolgerà le persone anche nelle prossime fiere fino alla fine del 2024 con “Interclima” a Parigi, “Chillventa” a Norimberga, “Grand Designs Live” a Birmingham. Entrando negli stand Clivet, i visitatori vengono informati, sensibilizzati e contribuiscono attivamente con le loro visite alla creazione della Foresta».

L’amministratore delegato di Clivet, Stefano Bellò, ha commentato: «Il tema ambientale è da sempre centrale per Clivet e i nostri prodotti, basati su una tecnologia green come la pompa di calore, possono dare un contributo alla protezione del nostro pianeta. Non c’è un pianeta B e ognuno di noi deve impegnarsi per salvaguardare questo pianeta, partendo dal territorio in cui vive. È per questo che abbiamo voluto che la foresta fosse creata proprio in Nevegal, nella provincia in cui sorgono i nostri stabilimenti. Questo però non sarebbe stato possibile senza il prezioso intervento del Comune di Belluno e della Regione Veneto, che hanno accolto la nostra richiesta e insieme a Vaia stanno portando avanti operativamente il progetto».

«Clivet ha dimostrato una grande sensibilità nei conforti della salvaguardia e della valorizzazione del nostro territorio», le parole del sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin, intervenuto questa mattina alla conferenza stampa di presentazione del progetto tenutasi a Palazzo Rosso. Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato. «Questo progetto non è solo un passo per dare risposta alla ricostruzione di una delle aree colpite da Vaia – ha dichiarato – ma anche un veicolo per sensibilizzare le altre aziende e i giovani sulle tematiche ambientali».

“Mi sono sentita coinvolta ed entusiasmata fin dalla prima telefonata che ho ricevuto da Clivet – ha detto Lorenza De Kunovich, assessora all’Ambiente del Comune di Belluno che ha da subito creduto nell’iniziativa – non solo per l’aspetto ambientale e di rinascita di una delle nostre aree abbattute da Vaia, ma soprattutto per l’esempio virtuoso che può dare alle altre aziende e alla nostra popolazione. Clivet ha fatto da apripista nel territorio comunale e auspico che altri vogliano percorrere questa strada. Approfitto per ringraziare la Regione nelle vesti dell’assessore Gianpaolo Bottacin che ha sempre dimostrato grande sensibilità per questi temi».

Proprio Bottacin ha evidenziato che «l’iniziativa nasce da una convenzione tipo approvata dalla Giunta regionale nel 2021 su mia proposta, con cui abbiamo teso sperimentare una significativa sinergia tra pubblico e privato, nella convinzione che ci sia un interesse comune a difesa del territorio. L’esempio di quanto fatto qui in Nevegal con Clivet e in diverse realtà del Veneto con altri partner, conferma come il legame tra territorio e azienda diventa punto di forza per la crescita sia delle aziende che del territorio. Con l’occasione vorrei ringraziare, oltre a Clivet per il contributo economico e il Comune per la collaborazione, gli uffici dei Servizi forestali regionali che coordinano queste iniziative e Veneto Agricoltura, nostro braccio operativo, che ha messo a disposizione le piantine. Piantare nuovi alberi significa restituire vita a un ecosistema prezioso, contribuendo a combattere i cambiamenti climatici, migliorare la qualità dell’aria e dell’acqua e proteggere il suolo dall’erosione per il benessere ambientale e delle comunità locali. Un bosco con biodiversità infatti è molto più forte di un bosco spontaneo».

Federico Stefani. amministratore delegato di Vaia, la start-up impegnata nel recupero dei boschi delle Dolomiti, ha concluso, invitando tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione della foresta a seguire il progresso di questo progetto: «Ogni albero piantato sarà monitorato e certificato dai partner forestali di Vaia. Le aree di messa a dimora saranno visibili su Google Maps e visitabili in periodi dell’anno concordati con gli enti forestali. Questa trasparenza permetterà di seguire il progresso del progetto e di vedere concretamente i risultati del contributo. Vi invito tutti quindi a venire in queste splendide montagne.

Segui il progetto su: www.vaia.eu/la-foresta-clivet

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