Belluno °C

domenica 29 Settembre 2024,

Radici bellunesi oltre oceano, in visita all’Abm due famiglie provenienti dal Brasile

Protagonisti della giornata la famiglia Porta-Pellegrini (nella foto) e quella di Mauro Brancher e Fatima Straeher Brancher.

Giornata intensa questa mattina nella sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo (Abm) che ha avuto l’onore di accogliere due famiglie provenienti dal Brasile, legate alle terre bellunesi da profondi vincoli di sangue e memoria.

Il primo incontro ha visto protagonisti Mauro Brancher e Fatima Straeher Brancher che vivono a Pinhalzinho, un angolo di Brasile che ha accolto numerosi emigrati bellunesi. Il loro cognome, tipicamente bellunese, è il simbolo di una storia familiare che affonda le sue radici nelle valli dolomitiche, una storia di emigrazione e resilienza. Ad accoglierli è stato il presidente dell’Abm, Oscar De Bona, che ha colto l’occasione per invitarli a entrare a far parte della grande famiglia Associazione affinché possano continuare a mantenere vivo il legame con la terra di origine.

Subito dopo è stata la volta della famiglia Porta-Pellegrini, composta da papà Joao, dalla mamma Tania e dalla figlia Fernanda che arrivano da Nova Prata e sono soci della Famiglia Bellunese “Serra Gaucha”. Durante la loro visita, il presidente Oscar De Bona, insieme al consigliere Giuseppe Carrera, li ha accolti calorosamente e accompagnati in un tour del Museo interattivo delle migrazioni, per raccontare la storia dell’emigrazione bellunese e le sue testimonianze. A rendere ancora più speciale il loro passaggio a Belluno è stata la partecipazione a un’intervista esclusiva per Radio Abm, dove hanno condiviso le loro esperienze e il profondo legame con le radici italiane.

Questi incontri rappresentano più di semplici visite – sottolinea una nota dell’Abm – sono testimonianze di come le comunità bellunesi all’estero non abbiano mai spezzato il filo che le unisce alla propria terra, dimostrando che la storia e le tradizioni possono attraversare oceani e generazioni. A 60 anni dalla tragedia di Mattmark e in un periodo in cui il tema dell’emigrazione ritorna al centro del dibattito, questi momenti sono un richiamo a non dimenticare le esperienze e i sacrifici dei nostri antenati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *