Ampliamento e adeguamento dell’istituto Galilei di Belluno. La Provincia sta pensando a un edificio nuovo, in grado di rispondere alle esigenze della scuola. La progettazione arriverà “in regalo” dal Demanio. È il risultato di una convenzione tra Upi (Unione Province d’Italia) e l’Agenzia del Demanio per un’importante collaborazione tecnica. Di fatto, l’Agenzia del Demanio ha dato vita al suo interno a una Struttura per la progettazione e sarà proprio questa ad affiancarsi alle Province nella stesura di progetti sugli immobili pubblici.
«La convenzione ha emanato un avviso pubblico per attività di progettazione, prestazione di servizi di ingegneria e architettura e di assistenza tecnica. Noi abbiamo candidato tre scuole», spiega il consigliere provinciale delegato all’edilizia scolastica, Marzio Sovilla. «L’obiettivo è quello di continuare la politica iniziata con il Pnrr di rinnovare il più possibile i nostri edifici scolastici, così da razionalizzare dove serve e dare nuovi spazi alle scuole che ne hanno necessità. L’idea è di avere scuole il più possibile all’avanguardia».
Le scuole candidate dalla Provincia sono il Galilei di Belluno, il liceo Fermi di Pieve di Cadore e l’Istituto agrario di Vellai, tre istituti che a livelli diversi hanno manifestato necessità di interventi (e su cui sono già stati realizzati lavori negli ultimi anni). «Il bando ha aggiudicato la progettazione del nuovo Galilei, ma l’Agenzia del Demanio si è impegnata per trovare i finanziamenti per progettare in futuro anche il Fermi» aggiunge il consigliere Sovilla.
La Provincia quindi dovrà fornire alla Struttura per la progettazione del Demanio il quadro conoscitivo del Galilei. Una sorta di scheda ai raggi X dell’edificio, composta dalla situazione generale della scuola, indici di vulnerabilità sismica, eventuali vincoli architettonici. E poi anche il quadro delle esigenze del nuovo istituto, così da indirizzare la progettazione. «Per fare questo, condivideremo con la scuola le necessità», sottolinea il consigliere Sovilla. «Dopodiché potremo avviare il percorso, facendo attenzione che la progettazione tenga conto anche delle esigenze della didattica e quindi possa prevedere un tipo di cantiere che avanza per moduli. Già oggi abbiamo al Galilei una parte di strutture prefabbricate, che andranno stabilizzate, e l’edificio storico. Pensare a lavori per blocchi distinti potrebbe rendere meno impattante l’intervento sulle attività della scuola».
Intanto un primo incontro esplorativo tra i tecnici della Provincia e i progettisti dell’Agenzia del Demanio è stato fatto nel mese di settembre. Entro la metà di ottobre ne sarà calendarizzato un altro, più operativo.
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