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domenica 13 Ottobre 2024,

Un confronto tra il sindaco Nagler e Dolomitibus sul recente caso di disservizio

Bortoluzzi: «Monitoraggio continuo della situazione, ai sindaci chiedo di aiutarci a tenere sotto controllo ogni linea per migliorare il servizio»

Nei giorni scorsi, il sindaco di Livinallongo Oscar Nagler ha pubblicato una nota, in cui denunciava che nei giorni precedenti una corsa del pullman non sarebbe nemmeno partita. La Provincia vuole vederci chiaro e annuncia di voler convocare le parti, ossia il sindaco e Dolomitibus, a un tavolo di confronto già per la prossima settimana, così da verificare le cause del disservizio e porre in essere tutti i correttivi necessari.

Dopo la segnalazione, il consigliere provinciale delegato ai trasporti Massimo Bortoluzzi ha rilanciato: «Servono misure straordinarie per la montagna a statuto ordinario. Altrimenti diventa difficile contrastare l’arretramento dei servizi». E aggiunge l’invito, esteso a tutti i sindaci della provincia, di «aiutarci a tenere sotto controllo le linee del trasporto pubblico, al fine di migliorare il servizio. Segnalateci ogni disservizio e ogni criticità». «L’ente di governo del trasporto pubblico locale e gli uffici provinciali monitorano costantemente la situazione, e anche di recente abbiamo chiesto a Dolomitibus di introdurre sui mezzi un sistema di contapersone, così da modulare il servizio a seconda delle esigenze dei territori. Ma per migliorare è senz’altro utile un lavoro di squadra con chi vive e lavora quotidianamente sui territori, così da raccogliere esigenze e problemi, e intervenire puntualmente laddove possibile».

Il consigliere Bortoluzzi non nasconde le criticità del settore trasporti, che sono ben visibili a livello nazionale. «Il problema della carenza di autisti si somma al fatto che la montagna è area scarsamente popolata, e quindi considerata a fallimento di mercato». Non manca di denunciare: «Trento e Bolzano non hanno gli stessi problemi e sappiamo tutti molto bene perché. È una questione di risorse, e soprattutto di capacità finanziaria in spesa corrente, che noi non abbiamo. La montagna, anche quella ordinaria, deve essere messa nelle condizioni di poter erogare servizi efficienti».

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