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lunedì 21 Ottobre 2024,

Nonostante l’inizio incerto dell’estate, turismo veneto in crescita

L'assessore Caner: «Nei primi otto mesi dell’anno, gli arrivi degli ospiti stranieri sono cresciuti del 5,1% e le presenze del 3,3%, mentre gli italiani sono in calo rispettivamente del 2,2% e del 3,4%»

Con un comunicato stampa diffuso venerdì 17 ottobre, l’Ufficio di Statistica regionale fa il punto sull’andamento del turismo in Veneto nei primi otto mesi del 2024. Nonostante un inizio estate segnato da condizioni meteorologiche sfavorevoli, si sono registrati dati positivi, soprattutto grazie alla presenza crescente di visitatori stranieri. Il commento dell’assessore al Turismo del Veneto, Federico Caner, sottolinea: «Nei primi otto mesi dell’anno, gli arrivi degli ospiti stranieri sono cresciuti del 5,1% e le presenze del 3,3%, mentre gli italiani sono in calo rispettivamente del 2,2% e del 3,4%».

L’assessore ha sottolineato come i visitatori dall’estero rappresentino ormai circa i due terzi del totale, con 10,6 milioni di arrivi e 39,4 milioni di presenze su un totale di 15,7 milioni di arrivi e 55,6 milioni di presenze complessive. «Il turismo vincente è quello che sa destagionalizzare e offrire nuove opportunità di scoperta del territorio, indipendentemente dalle condizioni meteo», ha aggiunto.

Anche nel mese di agosto, tradizionalmente il più frequentato, i dati confermano una crescita: gli arrivi sono aumentati del 4,6% e le presenze dell’1,6% rispetto allo stesso mese del 2023. I flussi turistici hanno registrato un aumento soprattutto nelle destinazioni marine, lacustri e montane, mentre nei tre mesi estivi (giugno, luglio e agosto) gli arrivi sono rimasti stabili (-0,4%) e le presenze hanno subito una leggera flessione (-2,1%) a causa del maltempo di giugno.

Nel dettaglio delle strutture ricettive, gli alberghi hanno registrato dati pressoché invariati rispetto all’anno precedente, con un lieve aumento degli arrivi (+0,2%) e una minima diminuzione delle presenze (-0,3%). Più marcati invece i risultati per il comparto extralberghiero, che ha visto crescere sia gli arrivi (+5,9%) sia le presenze (+2,3%).

Per quanto riguarda la provenienza dei turisti, gli stranieri hanno mostrato un crescente apprezzamento per tutte le tipologie di vacanza, con una significativa crescita per la montagna (+9,2% di arrivi, +13,3% di presenze) e le città d’arte (+6,1% di arrivi, +5,8% di presenze). «Tra i visitatori stranieri spiccano i flussi provenienti da Germania, Stati Uniti, Polonia e Cina, anche se il numero di presenze cinesi non ha ancora raggiunto i livelli pre-pandemia», ha precisato Caner.

Le aree vinicole delle Colline del Prosecco continuano ad attrarre sempre più turisti, con un incremento del 10,4% negli arrivi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche i Colli Euganei, recentemente riconosciuti dall’Unesco come riserva mondiale della Biosfera, hanno visto una crescita, seppur più modesta (+0,7%). L’assessore ha concluso evidenziando l’importanza di offrire esperienze innovative e sostenibili, in linea con i nuovi trend del turismo, che non necessariamente si concentra nei mesi estivi. «Il Veneto continua a essere leader nell’ospitalità a livello nazionale, grazie all’impegno degli imprenditori e dell’intera filiera turistica», ha affermato.

Anche il turismo open air, che include campeggi e villaggi turistici, ha mantenuto risultati positivi fino ad agosto 2024. Le 181 strutture venete del settore, che offrono oltre 228mila posti letto e rappresentano il 17,7% dell’offerta nazionale, hanno visto una crescita degli arrivi dello 0,7% e un leggero calo delle presenze (-2%). In questo segmento, l’80% dei visitatori è costituito da turisti stranieri, un dato che conferma l’importanza del mercato internazionale per il Veneto.

Nulla è specificato sui flussi turistici tra le Dolomiti.

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