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lunedì 21 Ottobre 2024,

La gratitudine del presidente Padrin al Soccorso alpino

All'inaugurazione della nuova sede, nel 70° della fondazione: «Grazie a chi rende meno faticoso e più sicuro vivere in pendenza»

«Li chiamano gli “angeli della montagna”. Ma la definizione, per quanto romantica e carica di affetto, non basta: risulta riduttiva. Fortemente riduttiva. Gli angeli sono esseri spirituali, immateriali, eterei. I soccorritori invece – gli uomini e le donne del Soccorso alpino – sono persone in carne e ossa, che mettono il loro tempo, le loro energie, la loro preparazione, al servizio di tutti coloro che vivono e frequentano la montagna». Lo scrive il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, intervenuto oggi alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede del Soccorso alpino bellunese, in occasione dei primi 70 anni di vita e attività del Cnsas. 

«Alle persone del Soccorso alpino, ai volontari e alle volontarie, possiamo dire solo un grande grande grande grazie. Perché i volontari sono impegno e sacrificio, sono preparazione, generosità e solidarietà. Sono lo spirito della gente di montagna. Sono abnegazione, altruismo, freddezza e capacità di agire in contesti difficili. Sono competenze tecniche di altissimo valore, addestramento, formazione. Sono persone che mettono a rischio la propria incolumità per garantire sicurezza – e spesso salvezza – agli altri. E sono anche persone che aspettano con apprensione a casa, e che pur conoscendo il grado di rischio, “condividono” i loro cari con tutti noi, lasciandoli essere soccorritori e soccorritrici, oltre che mariti, compagni, padri, sorelle, fratelli, parenti…».

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