Incentivare l’uso del mezzo pubblico e allo stesso tempo garantire sicurezza sugli autobus. Sono i due obiettivi di un progetto allo studio di Provincia e Dolomitibus. Una proposta arrivata dal Sindacato Autonomo Militari (Sam), che nelle scorse settimane ha portato al tavolo di Piloni l’ipotesi di introdurre la gratuità del mezzo pubblico per i dipendenti dell’esercito nel tragitto casa-lavoro e ritorno.
«L’idea va letta come un incentivo a usare sempre di più il mezzo pubblico anziché l’auto privata, specialmente nei tragitti consolidati, come quello da casa al posto di lavoro. Ma anche come un modo per garantire sicurezza a bordo degli autobus» , spiega la vice presidente Silvia Calligaro. È di questi giorni la notizia che anche a Belluno un dipendente di Dolomitibus è stato pedinato e accerchiato da un gruppo di ragazzi. Crediamo che la presenza dei militari sugli autobus da sola potrebbe essere un deterrente, oltre a costituire un presidio, anche per prevenire fenomeni quali il bullismo». «La proposta arrivata dovrà essere analizzata attentamente e ci siamo presi il tempo di capire quale potrebbe essere il bacino d’utenza interessato e che impatto economico avrà», conclude Calligaro.
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