Il Teatro Dino Buzzati di Belluno ospiterà, lunedì 2 dicembre alle ore 20.30, lo spettacolo Il sequestro. Gli 831 giorni di Carlo Celadon. Un evento che riporta alla memoria una delle vicende più drammatiche della cosiddetta “stagione dei sequestri” in Italia, quando la ‘Ndrangheta era responsabile di numerosi rapimenti a scopo estorsivo.
Il sequestro di Carlo Celadon, all’epoca diciottenne, ebbe inizio la sera del 25 gennaio 1988. Il giovane venne rapito dalla villa del padre, un imprenditore di Arzignano, nel Vicentino. I rapitori lo immobilizzarono con del fil di ferro e lo trasportarono nel bagagliaio di un’auto per diciassette ore, percorrendo oltre 1300 chilometri fino ai boschi dell’Aspromonte, in Calabria. Carlo venne liberato solo il 4 maggio 1990, dopo 831 giorni di prigionia.
Quando fu rilasciato, il giovane si trovava in condizioni fisiche critiche: aveva perso oltre 30 chili e non doveva voltarsi a guardare i suoi sequestratori. Nonostante il pagamento di un riscatto da 7 miliardi di lire, i responsabili del rapimento rimasero in gran parte impuniti.
Una pagina oscura della storia italiana
Tra il 1969 e il 1998, l’Italia ha conosciuto quasi 700 sequestri di persona a scopo estorsivo, metà dei quali attribuiti alla ‘Ndrangheta. Di questi, 81 vittime non fecero mai ritorno. Il periodo più critico si verificò tra il 1970 e il 1988, quando la criminalità organizzata calabrese compì 207 sequestri, con un giro d’affari di circa 400 miliardi di lire dell’epoca.
Lo spettacolo ripercorre non solo il dramma personale di Carlo Celadon, ma anche il clima di paura e insicurezza che coinvolse l’intero Paese in quegli anni. «Raccontare questa vicenda significa riportare alla luce una delle pagine più buie del nostro passato», si legge nella presentazione dell’evento.
Informazioni sui biglietti
I biglietti per lo spettacolo sono disponibili presso il Museo Civico di Belluno, in via Roma 28, e online tramite il sistema MidaTicket, raggiungibile dal sito della Fondazione Teatri delle Dolomiti. La biglietteria sarà aperta anche il giorno dell’evento presso il Teatro Dino Buzzati a partire dalle ore 19.00.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare la Fondazione Teatri delle Dolomiti al numero 0437 444066 o all’indirizzo email info@fondazioneteatridolomiti.it.
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