Alla Mostra internazionale del gelato artigianale (Mig), il gelato è stato al centro di un dibattito che lo ha visto non solo come dessert, ma come alimento dalle potenzialità nutraceutiche. Durante il convegno organizzato dall’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi), esperti hanno discusso il ruolo del gelato nella dieta, anche per categorie di pazienti con specifiche esigenze mediche, sfatando alcuni miti e sottolineando le sue potenzialità.
Gelato e diabete: un binomio possibile
Il dottor Massimiliano Petrelli, specialista in endocrinologia e membro di Adi Marche, ha affrontato il tema del gelato per i diabetici. «I diabetici possono e devono mangiare gelato, ovviamente non come alimento quotidiano. Deve essere però un gelato artigianale, realizzato con materie prime di qualità», ha spiegato. Petrelli ha aggiunto che per i diabetici è consigliabile prediligere i gusti crema, che, pur contenendo grassi, hanno un picco glicemico più basso rispetto ad altri gusti. Diversamente, per i pazienti obesi, sono più indicati i gusti frutta, che contengono meno zuccheri.
Un aiuto per i pazienti con Alzheimer
Il gelato può anche rivestire un ruolo importante per i pazienti affetti da Alzheimer, sostituendo i piatti tradizionali. «I pazienti con decadimento neurocognitivo o Alzheimer spesso sono nutriti con cibo ospedaliero monotono», ha spiegato Petrelli. «Il gelato, invece, risveglia ricordi ancestrali e stimola aree del cervello che migliorano la comunicazione e la socialità».
A supporto di questa tesi, Martino Liuzzi, presidente del Centro Studi Gelato Artigianale, ha condiviso i risultati di una sperimentazione condotta in una clinica. «In due anni di utilizzo del gelato in cucina, molti pazienti anziani con Alzheimer hanno recuperato l’uso delle posate e riscoperto il piacere del cibo», ha dichiarato. Questi risultati dimostrano che il gelato può essere una soluzione efficace anche per pazienti con disfagia.
Il gelato e la ricerca scientifica
La collaborazione tra Mig e il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) sarà protagonista nella giornata di domani. Alle ore 10, un convegno dal titolo “La scienza e il gelato artigianale: innovazione tra gusto e benessere” esplorerà il ruolo del gelato nutraceutico, con particolare attenzione agli aspetti legati al benessere e alla ricerca scientifica. Nel pomeriggio, dieci maestri gelatieri parteciperanno a una sessione di analisi sensoriale, durante la quale verranno valutati prototipi innovativi di gelato. Le emozioni dei partecipanti saranno monitorate attraverso dispositivi biometrici che misureranno risposte fisiologiche come battito cardiaco e attività cerebrale.
Sostenibilità e cultura del cibo
La giornata odierna ha visto anche la presentazione del libro “Chilometro consapevole”, scritto da Carlo Petrini e Carlo Catani, che offre strumenti pratici per una spesa sostenibile e per evitare gli sprechi alimentari.
Premio Wigwam per il gelato artigianale
Infine, la Mig ha ospitato la premiazione del concorso Wigwam “Italian gelato”, che ha coinvolto giovani da tutta Italia e dall’estero. Emma Sacchet, dalla Val di Zoldo, ha vinto nella categoria Under 13 con un lavoro sul mestiere del gelatiere. Nella categoria Under 18 ha trionfato Marco Morandini di Lignano con un approfondimento sulle origini del gelato in Friuli Venezia Giulia, mentre Viola Ceriani, di Milano, è stata premiata nella categoria Under 25 per un elaborato sul gelato gourmet alla cipolla belendina di Andora Ligure.
La Mostra si conferma un appuntamento di grande rilevanza, non solo per il settore del gelato artigianale, ma anche per il dialogo tra tradizione, innovazione e ricerca scientifica.
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