A Job&Orienta, la fiera dell’orientamento scolastico post-diploma “Job&Orienta”, svoltasi a Verona dal 27 al 30 novembre, si è parlato del futuro degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS) con il convegno «ITS’ the Future». Ne divulga i risultati una nota dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto. L’incontro, tenutosi il 29 novembre nella Sala Verdi, ha messo al centro una delle scelte più dinamiche per i giovani diplomati, attirando l’attenzione di studenti curiosi di scoprire una strada intermedia tra università e mondo del lavoro.
Negli ultimi due anni, gli ITS veneti hanno registrato un significativo aumento, raddoppiando il numero di corsi e di studenti. Gli otto istituti della regione offrono oltre dieci indirizzi, spaziando dalla meccatronica alla moda, dall’agricoltura green alla sicurezza informatica, fino al turismo e al settore aeronavale.
Un’offerta che si radica sul territorio
La formula 4+2, introdotta lo scorso anno, ha già preso piede in Veneto: permette agli studenti di ottenere il diploma in quattro anni presso un istituto tecnico e proseguire direttamente con due anni in un ITS per conseguire il diploma di alta formazione. Questa modalità sta dimostrando un’alta efficacia: i giovani che completano il percorso spesso vengono subito assunti dalle aziende in cui hanno svolto lo stage.
Giorgio Spanevello, direttore dell’ITS Meccatronico Veneto, ha sottolineato l’attrattività del titolo anche all’estero: «L’Olanda ogni anno mi porta via 5 o 6 dei miei diplomati».
Testimonianze e riflessioni
Durante il convegno, oltre alle istituzioni, sono intervenuti ex studenti che hanno condiviso esperienze significative. Alcuni hanno trovato lavoro stabile in ambiti tecnologici e industriali, altri hanno utilizzato l’ITS come trampolino per ridefinire il proprio percorso, persino dopo la laurea.
Carmela Palumbo, direttore generale per gli ordinamenti scolastici del Ministero dell’Istruzione, ha spiegato il valore strategico degli ITS: «Tutti i percorsi incrociano le grandi trasformazioni del nostro tempo: quella digitale e quella green. Abbiamo ridefinito l’offerta formativa e reso possibili scambi di crediti tra ITS e università».
Marco Bussetti, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, ha invitato a considerare gli ITS come parte di un nuovo approccio culturale: «Non è solo una formazione tecnica, ma un modo per mettere al centro la persona. Questi percorsi offrono ai giovani la possibilità di pensare al proprio futuro in un contesto equilibrato e stimolante».
Un’alternativa tra lavoro e università
Gli ITS si stanno consolidando come la “terza gamba” della formazione post-diploma, affiancando il lavoro e l’università. Con storie di successo e un tasso di occupazione elevato, rappresentano una risposta concreta alle esigenze di un mercato del lavoro in rapida evoluzione. Il Veneto, con i suoi cinque percorsi 4+2 già avviati, punta a crescere ulteriormente, offrendo ai giovani una strada percorribile e altamente qualificante.
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