Domenica 15 dicembre 2024, alle ore 15, presso l’Arcobaleno ’86 di Feltre, verrà inaugurata un’iniziativa speciale legata al Natale e all’Anno Santo: Le chiavi della Porta Santa e della vita. Un evento che combina storie di sofferenza, speranza, fede e solidarietà, rappresentate simbolicamente da chiavi provenienti da ogni parte del mondo.
Un simbolo universale per storie di vita
L’iniziativa, coordinata da Paolo Soravia, prevede l’esposizione di oltre 100 chiavi, raccolte da 30 paesi, che raccontano storie profonde e significative. Ogni chiave, realizzata con materiali diversi e di dimensioni contenute, racchiude un significato particolare, legato a vicende personali e collettive, come ha spiegato Aldo Bertelle: «Ogni visitatore potrà scegliere una chiave per aprire non solo la Porta Santa, ma anche una porta simbolica della propria vita».
Tra le chiavi in esposizione vi sono oggetti che portano con sé memorie e valori universali: una chiave recuperata a Longarone, tra le macerie lasciate dalla tragedia del Vajont, donata dal sindaco Roberto Padrin; una chiave costruita da un bambino insieme al padre, durante le cure presso l’Oncologia pediatrica di Padova; la chiave del “brolo” di casa Luciani, dove nacque il futuro beato, giunta grazie all’interessamento di Loris Serafini, direttore del museo di Canale d’Agordo; una chiave semplice, realizzata da Samuel, a ricordo degli oltre 4.000 ragazzi accolti nella Comunità di Feltre dal 1948.
Storie di resilienza e fede
Le chiavi non sono solo oggetti fisici, ma anche simboli di esperienze che invitano alla riflessione. Tra queste, la testimonianza di una religiosa in Sudan, espulsa dalla scuola che dirigeva a Khartoum durante il conflitto. La sua storia si collega idealmente alla figura di Santa Bakhita, rappresentando la forza della fede e la resilienza di fronte alle avversità.
L’apertura della Porta Santa
L’evento sarà inaugurato con una cerimonia ufficiale alla presenza del vescovo di Belluno-Feltre, monsignor Renato Marangoni, che simbolicamente “aprirà la Porta Santa”. Accanto alle chiavi, sarà esposta una statua restaurata della Madonna, donata dai Padri Canossiani nel 1997 e legata alla storia della Comunità.
A completare l’esposizione, il contributo artistico di Vico Calabrò, direttore artistico della Comunità, il cui disegno accompagnerà i visitatori in questo percorso di meditazione.
L’iniziativa invita a riflettere su valori come speranza, solidarietà e rinascita, attraverso oggetti semplici ma carichi di significato. Le chiavi della Porta Santa e della vita non sono solo un’esposizione, ma un’esperienza che unisce passato e presente, aprendo le porte a un futuro di rinnovamento e consapevolezza.
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