Si sono conclusi a inizio dicembre i lavori di messa in sicurezza del versante di Saviner di Laste, nel Comune di Rocca Pietore, teatro a fine ottobre di una frana che ha causato ingenti danni a un’abitazione. L’intervento, costato 160mila euro, è stato gestito dalla Provincia e si è svolto nell’arco di quattro settimane.
Un dissesto improvviso
Il 30 ottobre, poco dopo le 18.40, un masso di circa 1 metro cubo si è staccato dal versante, a circa 50 metri sopra un’abitazione, colpendo la parete esterna della casa e causando ingenti danni. Immediatamente, la Provincia ha disposto un sopralluogo e, in seguito alle indagini geologiche, ha avviato una procedura d’urgenza. I lavori, iniziati l’8 novembre, si sono conclusi in tempo per Natale con la completa rendicontazione dell’intervento.
Gli interventi realizzati
L’intervento ha previsto la realizzazione di una barriera paramassi alta 4 metri e lunga 60, in grado di proteggere l’area da eventuali nuovi distacchi. È stata inoltre effettuata una chiodatura del versante per stabilizzare la parete e prevenire ulteriori smottamenti. Infine, un grande masso ciclopico di 20-30 metri cubi, individuato durante le analisi, è stato assicurato con funi e rete armata per evitarne lo spostamento.
Le dichiarazioni
«In tempi rapidissimi siamo intervenuti per sistemare un dissesto importante, che aveva suscitato parecchia preoccupazione», ha dichiarato Massimo Bortoluzzi, consigliere provinciale delegato alla difesa del suolo. «L’episodio ha messo in evidenza ancora una volta la fragilità della nostra montagna e l’importanza di interventi tempestivi e mirati».
Bortoluzzi ha sottolineato anche l’impegno costante della Provincia nel garantire la sicurezza delle aree più vulnerabili: «Abbiamo risposto prontamente alle esigenze di maggiore sicurezza sollevate dai residenti di Saviner e dal sindaco di Rocca Pietore. Nel 2024, in concomitanza con eventi meteo e dissesti, abbiamo attivato numerose somme urgenze in diverse aree del territorio provinciale, mantenendo alta l’attenzione anche per le zone più periferiche e montane».
L’intervento a Saviner rappresenta un esempio concreto di come una risposta tempestiva possa contribuire a migliorare la sicurezza e a rassicurare le comunità locali, spesso esposte ai rischi legati alla fragilità del territorio montano.
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