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martedì 7 Gennaio 2025,

Incendio di Frassené, l’ora della solidarietà

Una colletta per le prime necessità delle persone coinvolte. La vicinanza del vescovo Marangoni.

L’incendio scoppiato nella notte tra il 3 e il 4 gennaio 2025 a Frassené ha danneggiato diverse abitazioni. Una famiglia residente si è trovata senza casa, attesa l’inagibilità dell’immobile danneggiato. La civica Amministrazione e la parrocchia di San Nicolò, rappresentate rispettivamente dal sindaco Giuseppe Schena e dal parroco don Fabiano Del Favero, hanno diffuso un comunicato in cui hanno anzitutto «espresso gratitudine nei confronti di chi è intervenuto con prontezza per arginare l’emergenza, sottolineando il valore della collaborazione tra volontari e professionisti». Un ringraziamento speciale è stato espresso «ai compaesani che, con dedizione e generosità, hanno dato un segno tangibile di solidarietà e comunità».

Per aiutare le famiglie colpite, è stato attivato un conto bancario dedicato presso la Cassa rurale di Fassa, Primiero e Belluno, filiale di Agordo. Le donazioni saranno utilizzate per l’acquisto di beni di prima necessità. La gestione della colletta sarà curata dalla Parrocchia di San Nicolò. Sindaco e parroco invitano chiunque voglia contribuire a utilizzare il conto corrente con Iban IT60S 0814 0609 8000 0006 162000, specificando la causale «Pro famiglie di Frassenè».

Nella mattinata di oggi, domenica 5 gennaio, è stata letta in chiesa anche un’attestazione di vicinanza da parte del vescovo Renato Marangoni: «Carissimo don Fabiano, mi unisco all’apprensione e alle premure che tu e la comunità parrocchiale di Frassené avete manifestato con esemplare sollecitudine nei riguardi delle persone e delle famiglie coinvolte più direttamente nell’incendio scoppiato nella notte tra il 3 e il 4 gennaio a Frassenè. Da quanto ho appreso da te e dalle notizie diffuse dai mezzi di comunicazione, la situazione creatasi avrebbe potuto scatenare un coinvolgimento più esteso e più drammatico. La vicenda, invece, gestita con ammirevole impegno, pronta generosità e adeguata cooperazione da parte dei Vigili del Fuoco, dell’Amministrazione comunale di Voltago, di parecchi volontari e con il sostegno dell’intera comunità, è stata affrontata e trattenuta con competenza ed efficacia. Desidero, tramite te, esprimere vicinanza e sostegno alle persone e famiglie coinvolte direttamente e che si trovano nella conseguente precarietà abitativa. Esprimo ammirazione e gratitudine a quanti si sono prestati nel soccorrere e nell’aiutare. Mi unisco particolarmente nella preghiera che la comunità esprimerà al Signore che in questi giorni abbiamo contemplato nel mistero del Natale, nel suo “abitare in mezzo a noi”».

1 commento

  • Oltre ad unirsi alla preghiera e alle premure, il caro vescovo potrebbe unirsi anche alla colletta! Dare il buon esempio e girare qualche questua al conto corrente. Le sole parole servono a niente

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