Belluno °C

giovedì 30 Gennaio 2025,

Un ricordo di padre Aldo Trento. La Messa del trigesimo sarà domenica 19

Nel duomo di Feltre, alle ore 10.30

Pubblichiamo un ricordo di padre Aldo Trento nei giorni del trigesimo, che ricorrerà il 20 gennaio. Una Messa di suffragio sarà celebrata domenica 19 gennaio nel duomo di Feltre, alle ore 10.30.

Conobbi padre Aldo verso gli inizi degli anni ’80: mentre io frequentavo l’università, lui cercava di tirar su i giovani studenti di Feltre secondo il carisma di don Giussani. Erano anni ricchi di iniziative, mossi dalla sua indomita passione di far conoscere Cristo con ogni mezzo, perfino vendendo angurie!

La nostra conoscenza si approfondi negli anni a seguire, quando cominciò a soffrire di depressione e, dopo un’estate di sofferenza tremenda in cui non lo abbandonò neanche un attimo, anziché mandarlo da uno psichiatra, don Giussani lo inviò in missione in Paraguay!

L’inizio fu durissimo: dal clima tropicale, che lui non sopportava, fino ai suoi compagni di missione, con cui faticava a convivere; in mezzo la sua salute fisica, che cominciava a vacillare. Nel ’91, durante uno dei suoi rientri, venne a battezzare il mio secondo figlio Martino e ci raccontò che stava studiando le Reduciones gesuitiche, a cui dedicò un bel libro. Ma non si fermò allo studio, bensì contribuì a rinnovarne gli antichi splendori, dapprima edificando una scuola nella parrocchia San Rafael affidata alla fraternità missionaria San Carlo, di cui era entrato a far parte. E poi una casa per anziani, un’azienda agricola, un giornale (che una volta alla settimana veniva allegato al più importante quotidiano della capitale), una casa per bambine-madri abusate e la sua opera maggiore, la Clinica San Rafael per i malati terminali (AIDS e cancro, specialmente), oltre a tutti i moribondi che andava a raccattare sui marciapiedi o nelle discariche di Asuncion. Da lì, periodicamente, inviava una mail in cui raccontava le storie dei suoi ospiti, storie di dolore, spesso di violenza, di ingiustizia: e ogni volta erano dei pugni allo stomaco per noi cristiani dal cuore “borghesuccio”. E pareva di risentire la sua voce roca, piena di passione, con quello slogan che è diventato il roveto ardente della sua vita: «io sono Tu che mi fai». E realmente è stato così! Tutto quello che lui ha contribuito a mettere in piedi è la dimostrazione che è un Altro che opera, attraverso la carne debole e peccatrice di quanti Gli donano la propria vita.

Spero che un giorno qualcuno raccolga i suoi scritti e racconti la sua vita, perché, come Santa Teresa di Calcutta, anche lui è stato un gigante della carità e la sua storia deve essere conosciuta.

Carissimo padre Aldo! Quanto ci mancheranno le tue battute, il tuo sguardo vivace, la tenerezza che riservavi ai tuoi poveri (e la durezza con cui trattavi le ideologie ipocrite sulla povertà..), ma ti immagino fra le braccia di quel Cristo di cui eri innamorato e con la dolce, antica antifona della messa funebre auguro di cuore anche a te: «In Paradisum deducant te Angeli, in tuo adventu suscipiant te Martyres et perducant te in civitatem sanctam Jerusalem… et cum Lazaro quondam paupere, aeternam habeas requiem».

Donatella Da Corte Giacchetti

2 commenti

  • Mi permetta, brava Donatella. Non ho avuto la grazia di conoscerlo, ma già da quello che ho letto sull’Amico del Popolo della scorsa settimana qualche idea avevo iniziato a farmela. Grande testimone dell’amore di Dio, lampada che non deve rimanere sotto il moggio, è importante continuare a farla brillare perché altri si sentano interrogati a seguirne le orme.

  • 1. le Reduciones gesuitiche, a cui dedicò un bel libro // riceverei con piacere. qualcuno può offrirmelo?
    2. Spero che un giorno qualcuno raccolga i suoi scritti e racconti la sua vita. Anch’io spero
    3. e la durezza con cui trattavi le ideologie ipocrite sulla povertà.. / gradirei informazioni legate a questa forte sua espressione e al suo riscontro tra voi studenti feltrini e altri amici.
    Parabéns Donatella per questo tuo ricordo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *