Una doppia pagina dedicata alle storie di Tullio Bettiol e Tea Palman e ai dati e numeri dei deportati bellunesi apre il nuovo numero dell’Amico del Popolo della settimana del 27 gennaio, Giorno della memoria. Ad annunciarla un’anticipazione di quello che succederà a Quero il 28 marzo: sarà posata la prima Pietra d’inciampo della provincia di Belluno. Sull’argomento anche l’editoriale scritto da Paolo Navarro Dina, giornalista e vicepresidente della Comunità ebraica di Venezia.
L’interessante proposta, poi, del presidente del Circolo Cultura e Stampa Luigino Boito di formare almeno 90 operatori sociosanitari (perché non coinvolgere alcuni dei 250 immigrati ospiti in provincia di Belluno?) vista la carenza di queste figure che rende impossibile usufruire di più cento posti letto presenti nelle case di riposo, ma non attivati perché mancano gli Oss che li gestiscano.
E ancora spazio al servizio civile, a meno di un mese dalla scadenza del bando, con storie di due giovani ragazze che l’hanno svolto e una panoramica su come è cambiato negli ultimi anni. Protagonista della “Storia di chi resta”, invece, è la longaronese Gianna De Bona tornata nel suo territorio per trasformare la sua passione per lo yoga in un lavoro dopo aver girato il mondo.
Il direttore Alberto Laggia presenta il nuovo numero dell’Amico del Popolo. Lo trovi in versione cartacea sul giornale n. 4 del 23 gennaio, in abbonamento (se non sei abbonato clicca qui) e in tutte le edicole.
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