Domenica 2 febbraio alle ore 17.30, il Teatro Dino Buzzati di Belluno ospiterà lo spettacolo “Periferia”, esito finale del laboratorio teatrale promosso dal Laboratorio Artigianale “Il Cartiere” del Cantiere della Provvidenza. L’iniziativa nasce come progetto sociale e artistico, portato avanti dalla micro-impresa innovativa “Il Cartiere”, che coinvolge persone con disabilità in età post-scolare. Dopo il successo di “Pezzettino”, primo lavoro teatrale realizzato nel 2023, la Cooperativa ha ottenuto fondi attraverso un bando della regione Veneto per la promozione del benessere delle persone con disturbo dello spettro autistico, in collaborazione con l’Azienda Ulss1 Dolomiti.
Il progetto, curato dagli attori e formatori Grazia Capraro e Alberto Fornasati, ha visto lo svolgimento di trenta ore di laboratorio teatrale, culminate nella creazione dello spettacolo. Il tema centrale del lavoro è stato il concetto di “casa”: «Che casa vorrei per me, se abitassi da solo? Dove? Chi mi verrebbe a trovare? Mi sento al centro o in periferia?». Attraverso il teatro, i partecipanti hanno esplorato simbolicamente il tema dell’abitare, immaginando uno spazio personale in cui desideri e aspirazioni potessero materializzarsi liberamente.
Gli stimoli raccolti durante il laboratorio sono stati elaborati da Capraro e Fornasati, mentre Davide Rizzardi e Alessandro Casol hanno curato la parte musicale, componendo le musiche dello spettacolo, alcune delle quali saranno eseguite dal vivo. Questo ha permesso ai partecipanti di non essere solo attori, ma anche autori e musicisti, vivendo un’esperienza espressiva completa.
La coordinatrice del progetto, Andrea Caldart, e la psicologa Anna Vecchione hanno collaborato per garantire che il processo artistico valorizzasse la specificità di ogni individuo, creando un ambiente di scoperta e relazione reciproca. «La casa è quella piccola porzione di mondo in cui scegliamo di essere noi stessi», hanno spiegato i formatori. «Ha finestre e pareti che comunicano con l’esterno; è un luogo di raccolta interiore, ma anche di relazione con il prossimo».
“Periferia” si interroga sul rapporto tra il dentro e il fuori, tra l’individualità e la collettività, e sul significato della diversità in una società che spesso tende a ridurre tutto a un’unica norma. Lo spettacolo è frutto di un lavoro condiviso che mira a mettere in luce la ricchezza del dialogo con l’“altro” e l’infinita complessità di ogni essere umano.
L’ingresso è libero, previa prenotazione entro il 31 gennaio, scrivendo all’indirizzo email progettopezzettino@gmail.com.
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