La SSD Dolomiti Bellunesi non riesce a invertire la rotta contro il Portogruaro, che si conferma un avversario particolarmente difficile. Dopo la sconfitta subita nel match d’andata, anche nel ritorno, disputato allo stadio “Mecchia”, la squadra guidata da Nicola Zanini esce dal campo a mani vuote. Ai padroni di casa basta un gol nei primi minuti per assicurarsi la vittoria, la prima subita dai dolomitici nel 2025. Come se non bastasse, il prossimo incontro infrasettimanale contro il Bassano vedrà l’assenza di Chiesa, espulso in pieno recupero, e dello stesso Zanini, costretto alla tribuna dopo la quinta ammonizione stagionale.
La situazione in classifica non subisce scossoni: nonostante il successo del Bassano sulla capolista Treviso, i dolomitici restano a 4 punti di distanza dalla vetta.
Le scelte iniziali
La formazione schierata da Zanini subisce alcune modifiche rispetto alla precedente uscita. Perez, non al meglio, parte dalla panchina, mentre Brugnolo è squalificato e Tardivo è fermo ai box per infortunio. All’ultimo momento, si aggiunge anche il forfait di De Paoli, autore di un gol nella partita precedente. La buona notizia è il rientro di Tiozzo e Cossalter, inseriti rispettivamente al centro della difesa e del centrocampo. Mazzali conquista la seconda maglia da titolare consecutiva, mentre l’ultimo arrivato, Giulio Pellizzari, figura tra i convocati e si accomoda in panchina.
Corti fa la differenza
Alessandro Corti, capocannoniere del girone a pari merito con Ciriello, si conferma decisivo. Già protagonista nella sfida d’andata con una doppietta, il bomber granata segna il gol vittoria al 7’ sfruttando un preciso cross di Zupperdoni e colpendo di testa. Lo stesso Corti si rende ancora pericoloso poco dopo, costringendo il portiere Carraro a un intervento impegnativo in uscita.
I dolomitici cercano di reagire, affidandosi soprattutto a Giacomo Marangon, che su punizione sfiora il bersaglio, colpendo però solo l’esterno della rete.
Un fortino insuperabile
Nel secondo tempo, la SSD Dolomiti Bellunesi intensifica la pressione. Zanini schiera Olonisakin, che va ad affiancare Marangon e Diallo in un tridente offensivo. Taiwo Olonisakin prova a scuotere la squadra con due conclusioni insidiose: prima con un colpo di testa su assist di Masut, poi con un sinistro a giro. Tuttavia, l’ex portiere del Belluno, Borghetto, si dimostra sempre attento, salvando anche su un tiro ravvicinato di Diallo.
L’assalto finale non porta frutti, e a complicare ulteriormente la situazione arriva l’espulsione di Chiesa per un fallo sull’estremo difensore avversario.
L’analisi di Zanini
Mister Nicola Zanini commenta con lucidità la sconfitta: «Il succo del discorso è che abbiamo perso la partita su un lancio del portiere. Forse ci è mancato un pizzico di cattiveria, ma i ragazzi ci hanno provato fino alla fine. Accettiamo il verdetto del campo senza troppi drammi, all’interno di un campionato davvero complicato. L’aspetto negativo è il risultato, però la squadra ha fatto la sua gara: basti pensare che il secondo tempo è stato un assedio. E non sono mancate le occasioni. Continuiamo a lottare, ce la stiamo mettendo tutta».
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