Un gruppo di venti appassionati d’arte di Belluno ha partecipato, il 25 gennaio 2025, a un tour organizzato dal Circolo Cultura e Stampa Bellunese per visitare la mostra «Il tempo del Futurismo» presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. L’esposizione, promossa dal Ministero della Cultura per commemorare l’80° anniversario della morte di Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del Futurismo, offre una panoramica sulla modernità e la frenesia del movimento futurista attraverso 350 opere. Di queste, 100 provengono da prestatori internazionali.
La mostra si apre con un omaggio all’arte italiana di fine Ottocento, includendo opere di artisti come Giovanni Segantini e Giovanni Fattori, per poi evolversi gradualmente verso le prime espressioni del Futurismo, rappresentate da maestri come Umberto Boccioni e Giacomo Balla.
Proseguendo tra le ampie sale, i visitatori possono ammirare un caleidoscopio di forme artistiche che spaziano dalla pittura alla scultura, dalla letteratura al design, fino alla moda, al cinema e alla musica. I futuristi, con il loro approccio innovativo, hanno proposto una netta rottura con il passato accademico, esaltando velocità, movimento, energia e suono. Le loro opere rivelano una sintesi dinamica di luce e spazio, con immagini scomposte e ridefinite in una visione moderna.
Una sezione della mostra è dedicata al design pubblicitario, un ambito in cui i futuristi hanno eccelso per la loro capacità di veicolare messaggi chiari e diretti al grande pubblico. Per loro, infatti, l’arte aveva una funzione sociale e propagandistica, oltre che universale. Altrettanto affascinante è l’allestimento che esplora l’architettura futurista, i cui progetti, pur mai realizzati, anticipavano le costruzioni verticali contemporanee in cemento armato, ferro e vetro, con elementi innovativi come ascensori esterni e passerelle di collegamento.
Tra le curiosità, la mostra include strumenti scientifici legati a Guglielmo Marconi, bolidi storici come la Maserati di Tazio Nuvolari e la Fiat Record Chiribiri del 1913, soprannominata «Il Siluro» per la sua capacità di raggiungere i 160 km/h.
Un’attenzione particolare è riservata all’aeropittura, con capolavori di Fortunato Depero, Tulio Crali e Gerardo Dottori, oltre a uno splendido esemplare di idrovolante Macchi Castoldi Mc 92.
La mostra, definita tra le più importanti degli ultimi dieci anni per l’arte italiana, rappresenta un momento cruciale per riscoprire la rivoluzione culturale e artistica del Futurismo, anticipatore di tutte le avanguardie del Novecento. Un evento imperdibile, aperto fino al 28 febbraio 2025, che celebra il genio italiano e la sua influenza duratura.
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/