L’economia della saturazione rappresenta una sfida e un’opportunità per ripensare modelli di sviluppo sostenibili e inclusivi. Questo approccio mira a trasformare il potenziale inutilizzato in valore concreto, ottimizzando risorse già esistenti e riducendo al minimo gli sprechi. L’articolo esplora questo paradigma attraverso due contributi distinti: il racconto di un’esperienza concreta di Trentino Trasporti, che ha adottato strategie innovative per migliorare l’efficienza del trasporto pubblico, e un approfondimento metodologico sui principi operativi di questo modello economico. Queste prospettive offrono uno sguardo completo sulle opportunità offerte dall’economia della saturazione per il futuro dei territori.
Trentino Trasporti S.p.A. ha adottato politiche mirate a ottimizzare le risorse disponibili, come la tariffa family, per rendere il trasporto pubblico più sostenibile ed efficiente. Questo approccio, pienamente in linea con i principi dell’economia della saturazione, migliora l’accessibilità ai servizi senza aumentare i costi e genera benefici tangibili per il territorio. Inoltre, l’azienda affianca queste strategie a iniziative di welfare aziendale, volte a migliorare l’equilibrio tra vita privata e lavorativa e a ottimizzare l’organizzazione interna.
Un’intervista con il Presidente della Società, Diego Salvatore e con la Referente aziendale Sara Brustolin approfondisce le azioni intraprese e i risultati raggiunti, evidenziando il contributo di queste politiche al miglioramento della qualità dei servizi e delle condizioni lavorative.
Intervista a Diego Salvatore, presidente di Trentino Trasporti S.p.A.
Trentino Trasporti S.p.A. è un esempio di eccellenza nel trasporto pubblico locale. Come avete deciso di intraprendere il percorso per la certificazione Family Audit?
Abbiamo deciso di avviare il percorso per la certificazione Family Audit con l’obiettivo di ottimizzare le risorse interne e creare un ambiente di lavoro più inclusivo e orientato al benessere. Questa scelta è stata guidata da una visione condivisa e dalla volontà di migliorare l’organizzazione del lavoro, la comunicazione interna e di introdurre strumenti come la flessibilità oraria. Il nostro obiettivo è di mettere al centro le persone, favorendo un equilibrio tra vita professionale e privata.

Diego Salvatore, presidente di Trentino Trasporti S.p.A.
In che modo la vostra politica tariffaria family riflette l’attenzione verso le famiglie?
Sebbene la politica tariffaria family sia una misura introdotta e sostenuta dalla Provincia Autonoma di Trento, Trentino Trasporti ne condivide pienamente i valori e si impegna a promuoverla e applicarla concretamente. Questo sistema consente a tutta la famiglia – genitori, figli minorenni e anche i nonni – di viaggiare su tutte le linee di trasporto pubblico (gomma, ferro e fune) con un unico biglietto valido sia per tratte urbane che extraurbane.
Si tratta di un’iniziativa che, senza incrementi di costi per le famiglie, rappresenta un’opportunità concreta per migliorare l’accessibilità al trasporto pubblico. Inoltre, non comporta costi aggiuntivi per la società. Anzi, attraverso questa politica, si sostiene una strategia ecologica che incentiva l’uso del trasporto pubblico, riducendo la dipendenza dalle auto private e, di conseguenza, i danni ambientali. È un perfetto esempio di economia della saturazione, dove le risorse e le infrastrutture esistenti vengono ottimizzate per generare benefici collettivi.
Quali vantaggi avete riscontrato dopo l’adozione del Family Audit?
Uno dei principali benefici è stato il miglioramento del clima aziendale e della produttività. Grazie all’adozione di misure flessibili e di convenzioni salva-tempo, siamo riusciti a ridurre lo stress e a migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata dei dipendenti. Questo ha avuto un impatto positivo sia sull’ambiente di lavoro che sul senso di appartenenza dei collaboratori, rafforzando ulteriormente la coesione interna.
Intervista a Sara Brustolin, referente Family Audit di Trentino Trasporti S.p.A.
Quali sono stati i momenti più significativi del percorso per ottenere la certificazione Family Audit?
Il Family Audit ha rappresentato un’occasione per ripensare il nostro approccio organizzativo, puntando a migliorare il benessere dei dipendenti e l’efficienza operativa. La politica tariffaria family, promossa dalla PAT, è uno degli esempi più significativi: Trentino Trasporti si impegna a sostenerla attivamente, garantendo benefici tangibili per il territorio e per le famiglie. Questo modello ha permesso di ottimizzare l’uso delle risorse esistenti, favorendo un servizio pubblico accessibile e sostenibile.
Che impatto hanno avuto le misure adottate sul personale?
Le iniziative introdotte hanno migliorato la qualità della vita dei dipendenti, grazie a una maggiore flessibilità nella gestione del tempo e delle esigenze personali. Questo ha contribuito a ridurre lo stress e ad aumentare il livello di soddisfazione e coinvolgimento.
C’è un aspetto del Family Audit che ritiene particolarmente innovativo?
La creazione di gruppi di lavoro interni per monitorare e proporre nuove azioni si è rivelata una strategia vincente. Questi gruppi hanno stimolato la partecipazione attiva dei dipendenti, favorendo il dialogo con la direzione e alimentando un processo continuo di miglioramento. Questo approccio ha rafforzato il senso di comunità aziendale, facendo emergere idee e soluzioni condivise.

Approfondimento metodologico. L’economia della saturazione: trasformare il potenziale in opportunità
L’economia della saturazione si basa sul principio “more with less for more“, ovvero fare di più con meno risorse, a beneficio di un numero sempre maggiore di persone. Questo approccio segna un cambiamento di paradigma economico, incentrato sull’attivazione del capitale territoriale dormiente. Si tratta di risorse già esistenti, ma inutilizzate o sottoutilizzate (es. sistemi di trasporto, abitazioni vuote, musei o attrezzature sportive, ecc.), per creare opportunità, riducendo al contempo l’impatto ambientale e sociale.
Il concetto trae origine dal Fattore 4, proposto da Ernst von Weizsäcker in Factor Four: Doubling Wealth, Halving Resource Use (1995), che sostiene l’idea di raddoppiare il benessere dimezzando il consumo di risorse. In questa prospettiva, l’economia della saturazione non si limita alla riduzione degli sprechi, ma punta a ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili, rendendole strumenti per una crescita sostenibile e inclusiva. L’economia della saturazione può essere applicata secondo logiche macro e micro. La prima riguarda servizi pubblici o privati a livello territoriale, coinvolgendo più persone; la seconda si concentra sul comportamento individuale dei cittadini. Nel corso dei prossimi articoli verranno presentate esperienze concrete, sia a livello micro che macro.
Un’applicazione concreta dell’economia della saturazione, secondo una logica “macro”, si ritrova nel settore del trasporto pubblico, come è stato ben descritto nell’intervista del presidente Salvatore di Trentino Trasporti Spa. Ottimizzando le infrastrutture esistenti, il trasporto pubblico garantisce un accesso inclusivo alla mobilità, riducendo la dipendenza dalle auto private e abbattendo i costi ambientali. Un esempio significativo è rappresentato da una politica tariffaria che consente a una famiglia – genitori, figli minorenni e nonni – di viaggiare al costo di un unico biglietto.
Questa politica, inizialmente percepita come non sostenibile o non realizzabile, non comporta, dati alla mano, costi aggiuntivi per l’ente pubblico. La famiglia utilizza il servizio durante le ore non di punta, quando la domanda è ridotta, sfruttando la capacità inutilizzata dei mezzi di trasporto. Poiché l’aumento dei passeggeri in queste fasce orarie non genera costi incrementali, si produce un significativo plusvalore sociale: più persone possono accedere al servizio, migliorando l’efficienza complessiva del sistema, con benefici per il territorio e una riduzione dell’impatto ambientale. L’approccio si allinea ai principi delineati da Johan Rockström in ‘Planetary Boundaries: Exploring the Safe Operating Space for Humanity’ (2009), che sottolineano l’importanza di operare entro i limiti ecologici per garantire uno sviluppo sostenibile. In questo contesto, il trasporto pubblico si configura come uno strumento essenziale per ridurre il consumo di risorse naturali e migliorare la qualità della vita nelle comunità locali.
L’esempio della mobilità pubblica dimostra che il cambiamento non dipende necessariamente dall’introduzione di nuove infrastrutture che richiedono investimenti importanti, ma anche dalla capacità di valorizzare e ottimizzare quelle esistenti. Questo approccio genera un valore aggiunto significativo, con vantaggi ambientali, sociali ed economici: è una vera e propria situazione “win to win”, dove tutti vincono e nessuno perde.

La seconda puntata della rubrica curata da Luciano Malfer, Research and Family Development Manager della Fondazione Bruno Kessler di Trento. Da anni Malfer si occupa di politiche della famiglia, di comunità e di strategie contro lo spopolamento della montagna. La rubrica presenta una serie di approfondimenti proprio sulla “strategia per il futuro delle Terre Alte, mettendo al centro la Persona”.
Nato a Trento il 9/1/62. Dal 1995 ha svolto incarichi dirigenziali presso la Provincia autonoma di Trento. Si è occupato di politiche abitative, ambientali, trasporti pubblici, qualità, ICT, sociali e familiari. Dal 2011 al 2023 ha istituito e ricoperto l’incarico di Dirigente generale dell’Agenzia provinciale per la coesione sociale sviluppando standard family friendly ed il modello dei distretti famiglia. Laurea in Economia e Commercio – indirizzo aziendale, conseguita presso l’Università di Trento. Master interdisciplinare sulla progettazione ambientale organizzato dalla Pomona University (California U.S.A.). Dal 2004 è iscritto all’Ordine dei Giornalisti. È autore di diverse pubblicazioni su tematiche sociali. È membro esperto del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio Nazionale delle politiche familiari. Attualmente è Research and Development Family Manager presso la Fondazione Bruno Kessler.
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