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domenica 23 Marzo 2025,

In Trentino contributi fino a 80 mila euro contro lo spopolamento. Berton: «Un possibile colpo letale per le nostre terre alte»

La presidente di Confindustria: "Sarebbe troppo facile gridare alla “concorrenza sleale”, ma questo è il momento delle scelte coraggiose. Chi di competenza, batta un colpo"

“Un’iniziativa che potrebbe tramutarsi in un colpo letale per le nostre terre alte”. La presidente di Confindustria Belluno Dolomiti e delegata nazionale all’Economia della Montagna, Lorraine Berton, non nasconde i suoi timori rispetto alle ricadute sul Bellunese dei contributi a fondo perduto dati dalla provincia autonoma di Trento a chi acquista e ristruttura immobili nei comuni trentini colpiti dal fenomeno dello spopolamento. Contributi che per l’acquisto possono arrivare fino a 20 mila euro, mentre per la ristrutturazione saranno fino a 80 mila euro, pari al 40 per cento della spesa ammessa di 200 mila euro

“Queste misure devono suonare la sveglia ai nostri politici. Mentre a Trento si erogano contributi a fondo perduto fino a 80 mila euro per le giovani famiglie che intendono stabilirsi nei comuni più periferici, a Roma la legge sulla montagna va avanti a rilento e soluzioni per la residenzialità sono di fatto ferme. Sarebbe troppo facile gridare alla “concorrenza sleale” (l’iniziativa riguarda 33 comuni, buona parte dei quali confinano con il Bellunese e la montagna veneta), ma questo è il momento delle scelte coraggiose. Chi di competenza, batta un colpo. La montagna ordinaria deve avere un sussulto di dignità: servono una potente iniezione di liquidità, strumenti di governance adeguati e una strategia condivisa per ridare competitività ai nostri territori”, afferma Berton.

“Sono sinceramente preoccupata: da un lato, la nostra provincia continua a perdere circa 1000 abitanti all’anno, dall’altro le nostre aziende faticano a trovare nuove risorse e talenti, nonostante politiche di welfare evolute e stipendi mediamente più alti. Sappiamo tutti benissimo che uno degli ostacoli principali è proprio la difficoltà a trovare case, immobili disponibili e a prezzi accessibili”, continua la presidente che, conclude chiamando all’azione il mondo della politica e delle istituzioni: “Devono intervenire non per bloccare le iniziative legittime della Provincia autonoma ma per emularne lo spirito e fare in modo che la montagna si sviluppi nella sua interezza. Penso che su questo serva davvero ascoltare il mondo dell’impresa: la stessa Confindustria ha presentato a Governo e Istituzioni comunitarie un piano per abitazioni a costi sostenibili. Come prima mossa, si approvi quanto prima la legge sulla montagna: in un convegno promosso da Unimont Alessandro Panza, consulente del Ministro per le Autonomie Roberto Calderoli, ha pronosticato il licenziamento entro la fine di maggio. Speriamo che questi temi siano rispettati e che gli emendamenti che come Sistema Confindustria abbiamo proposto vengano accolti”.

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