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lunedì 24 Marzo 2025,

Camera di Commercio, export di Treviso e Belluno in calo nel 2024

Per Belluno la flessione è riconducibile per la maggior parte all’occhialeria, voce che realizza i tre quarti delle vendite provinciali all’estero.

Nel 2024, l’export delle province di Treviso e Belluno ha registrato una flessione rispetto all’anno precedente. Secondo i dati elaborati dalla Camera di Commercio di Treviso-Belluno|Dolomiti, Treviso ha segnato un calo dell’1,7% (circa 270 milioni di euro in meno), mentre Belluno ha registrato una diminuzione più marcata, pari al 4,9%.

A Treviso, la riduzione delle esportazioni è stata influenzata in particolare dal mercato tedesco, con un calo dell’8,5% (quasi 200 milioni di euro). In controtendenza, si osserva un incremento delle vendite verso gli Stati Uniti (+5,1%), trainato soprattutto dall’export di bevande. I settori più colpiti dal calo delle esportazioni sono stati il sistema moda e la componentistica automotive, mentre il comparto dei macchinari ha mantenuto una certa stabilità.

A Belluno, la contrazione è legata in gran parte al settore dell’occhialeria, che rappresenta il 75% dell’export provinciale. In particolare, le vendite verso gli Stati Uniti sono diminuite di oltre 296 milioni di euro (-25,4%), mentre si è registrata una crescita delle esportazioni verso la Spagna (+8,6%) e altri mercati europei ed extraeuropei, come Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Messico ed Emirati Arabi Uniti.

Il commento del Presidente Mario Pozza

Il Presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno|Dolomiti, Mario Pozza, ha commentato i dati sottolineando come la tendenza fosse già emersa nei mesi precedenti: «L’export trevigiano è in lieve diminuzione, con un calo dell’1,7% rispetto al 2023, in linea con l’andamento del Veneto (-1,8%). Per Belluno, la flessione annua è più marcata (-4,9%) e riflette la dipendenza dal settore dell’occhialeria».

Riguardo ai mercati di riferimento, Pozza ha evidenziato la crisi della domanda tedesca, che ha pesato sulle esportazioni trevigiane per quasi 200 milioni di euro in meno: «Nonostante la flessione, la Germania rimane il principale mercato per la provincia, con oltre 2 miliardi di euro di export nel 2024». Anche per Belluno, il mercato tedesco ha subito un calo (-4,6%), pur restando il terzo partner commerciale dopo Stati Uniti e Francia.

Analizzando le dinamiche per settore, il Presidente ha sottolineato che «mentre il comparto dei macchinari ha tenuto, il sistema moda e la componentistica automotive hanno subito contrazioni significative». In compenso, l’export verso gli Stati Uniti ha mostrato segnali positivi: per Treviso, le vendite verso il mercato statunitense sono cresciute del 5,1%, con un incremento del 20% nel settore delle bevande.

Prospettive e strategie per l’export

Pozza ha inoltre ricordato l’impegno della Camera di Commercio nel sostenere la competitività delle imprese all’estero: «Ci stiamo concentrando sulla diversificazione dei mercati. A fine gennaio, a Treviso, abbiamo organizzato un evento per esplorare opportunità di business in settori chiave come meccanica, sistema moda, forniture ospedaliere e arredamento in mercati emergenti come Vietnam, Emirati Arabi Uniti, Mozambico, Bulgaria e Colombia».

Guardando al futuro, un evento di rilievo sarà il Forum PYMES, previsto per ottobre a Treviso, che ospiterà delegazioni da 20 Paesi dell’America Latina e del Centro America. L’obiettivo è favorire incontri B2B e B2C, con particolare attenzione ai mercati di Messico, Argentina, Cile, Brasile, Uruguay e Colombia.

Il quadro nazionale e regionale

A livello nazionale, il valore delle esportazioni italiane nel 2024 ha registrato una lieve flessione dello 0,4%, con dinamiche territoriali differenziate. Mentre la Lombardia ha visto un leggero aumento grazie alle esportazioni di elettronica e apparecchi medicali, Emilia-Romagna e Veneto hanno segnato cali simili, dovuti principalmente alla riduzione delle vendite nel settore moda, macchinari e metallurgia.

Per il Veneto, l’export si è ridotto dell’1,8%, con un calo significativo verso la Germania (-5,5%, pari a circa 611 milioni di euro in meno) e l’Austria (-8,6%). In crescita, invece, le esportazioni verso Spagna e Polonia (+3%). Sul fronte extra-UE, si è registrata una contrazione dell’export verso gli Stati Uniti (-3,8%, pari a oltre 290 milioni di euro in meno), mentre sono aumentate le vendite verso Emirati Arabi Uniti (+18,8%), Turchia (+9,4%) e Messico (+8,2%).

L’import nazionale ha registrato un calo del 3,9%, dovuto principalmente alla riduzione dei prezzi di petrolio e gas naturale. Anche in Veneto, le importazioni sono rimaste sostanzialmente stabili (-0,2%), con una contrazione degli acquisti di prodotti dell’estrazione mineraria (-17,8%).

Conclusioni

L’andamento dell’export nel 2024 evidenzia la necessità per le imprese venete di adattarsi a un contesto economico mutevole, caratterizzato da incertezze nei mercati tradizionali e opportunità in quelli emergenti. La Camera di Commercio di Treviso-Belluno|Dolomiti continuerà a supportare le aziende nel processo di internazionalizzazione, promuovendo iniziative mirate alla diversificazione delle destinazioni commerciali e all’incremento della competitività all’estero.

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