Lo Spazio 32026, gestito dalla Cooperativa Società Nuova, è stato creato con l’intento di offrire un’opportunità di crescita, supporto allo studio e condivisione per i ragazzi delle Scuole Secondarie di Primo Grado del Comune di Borgo Valbelluna. Il progetto, nato in collaborazione con gli Istituti Comprensivi di Limana-Trichiana e Mel-Lentiai, si propone di rispondere alle esigenze educative e sociali dei giovani, offrendo uno spazio di incontro dal lunedì al giovedì, in orario pomeridiano.
Nel corso delle attività, l’équipe educativa si concentra sull’aiutare gli studenti a sviluppare abilità di apprendimento, lavorando sui compiti scolastici e sul programma didattico, per favorire l’acquisizione di un metodo di studio efficace. Una volta conclusa la parte dedicata alla didattica, l’attenzione si sposta sull’inclusione sociale e sulla partecipazione, creando occasioni di confronto e dialogo, in un ambiente privo di giudizi e non orientato esclusivamente alla performance.
L’educatrice Silvia Vuono spiega che «le principali difficoltà che i ragazzi e le ragazze manifestano riguardano la motivazione, l’autonomia e la gestione delle emozioni». Molti giovani, infatti, faticano a organizzarsi, mantenere la concentrazione e a credere nelle proprie capacità, spesso a causa di insicurezze. «Ciò che chiedono a noi è l’attenzione di un adulto che li supporti e indirizzi, senza giudicarli», aggiunge l’educatrice, evidenziando l’importanza di un sostegno non invasivo ma che possa guidare i giovani nel loro percorso.
Il tema del disagio giovanile è stato recentemente trattato dal pedagogista Davide Fant, che ha sottolineato come gli adolescenti oggi vivano un crescente malessere. «Una sofferenza così ampiamente diffusa non può che avere anche una forte origine sociale», scrive Fant, indicando fenomeni come l’individualismo, la competitività e la spinta alla performance come fattori che contribuiscono al disagio. «Se la corsa alla performance toglie il fiato dobbiamo ragionare di luoghi in cui respirare», suggerisce il pedagogista, sottolineando l’importanza di creare spazi educativi alternativi in grado di offrire esperienze che non siano solo finalizzate al successo ma che rispondano anche al bisogno di sentirsi vivi e di esplorare il senso dell’esistenza.
Sara Reolon, referente di Società Nuova, racconta che il progetto è nato inizialmente per supportare gli studenti sotto il profilo scolastico, ma si è presto ampliato diventando un punto di incontro e di scambio, favorendo anche la crescita relazionale. «L’Amministrazione di Borgo Valbelluna ha condiviso l’importanza di queste esperienze, la cui gratuità permette la fruizione ad un’ampia platea di beneficiari, che scelgono volontariamente di partecipare», afferma Reolon, evidenziando come la possibilità di accedere gratuitamente allo spazio sia un aspetto che rende l’iniziativa accessibile a tutti.
Abbiamo raccolto anche le opinioni dei ragazzi e delle ragazze che frequentano lo Spazio 32026, e la risposta più comune è che lo frequentano principalmente per l’occasione di uscire di casa e incontrare gli amici. Molti apprezzano il supporto delle educatrici nella gestione dei compiti, riconoscendo il loro impegno e la disponibilità costante. Un giovane, S., ha dichiarato di frequentare lo Spazio Giovani perché qui si sente «felice e libera», sottolineando come l’ambiente sia per lui un luogo dove poter esprimere se stesso e sentirsi a proprio agio.
In definitiva, lo Spazio 32026 si sta confermando come un luogo di riferimento per i giovani del comune, dove non solo si affrontano le difficoltà scolastiche ma si sviluppano anche competenze sociali ed emotive fondamentali per il loro percorso di crescita.
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