Sabato scorso, 22 marzo, i soci del Touring Club Italiano hanno partecipato a una giornata di approfondimento a Venezia, dedicata alla scoperta delle Schole, le confraternite laiche che per secoli hanno svolto un ruolo chiave nella società della Serenissima. L’iniziativa è stata organizzata dal console del TCI, Eldo Candeago, in collaborazione con Giovanna Corazzon, presidente del Circolo Tintorettiano di Venezia.
Le Schole erano associazioni di laici, spesso dedicate al culto di un santo, a un mestiere o a una comunità di forestieri. Nel corso del XV secolo, alcune acquisirono un’importanza tale da essere riconosciute come Scuole Grandi nel 1467, distinguendosi dalle Scuole Piccole. Nel Cinquecento, la Serenissima istituzionalizzò la carità e le Scuole Grandi divennero elementi centrali del sistema assistenziale cittadino, occupandosi di sanità, alimentazione e sostegno agli indigenti. Grazie alle donazioni e ai lasciti dei confratelli più abbienti, queste istituzioni accumularono ricchezze considerevoli, che permisero non solo di espandere le loro attività benefiche, ma anche di arricchire le proprie sedi con opere d’arte e architetture di pregio.
L’occupazione napoleonica segnò la fine di molte di queste istituzioni, con la dispersione di gran parte dei loro beni. Tuttavia, cinque delle nove Scuole Grandi esistenti prima della caduta della Serenissima riuscirono a sopravvivere e continuano ancora oggi la loro attività.
Nel corso della giornata, il gruppo ha visitato due delle Schole ancora attive: la Scuola Grande dei Carmini e la Scuola Grande di San Rocco. Nella prima, i partecipanti sono stati accolti dal Guardian Grando, Franco Campiutti, che ha illustrato la storia e il funzionamento della confraternita. I visitatori hanno potuto ammirare opere di Giambattista Tiepolo, i teleri monocromatici di Nicolò e Giovanni Bambini, oltre agli antichi arredi originali, tra cui dipinti a olio, soffitti in stucco e dossali lignei intagliati.
Nel pomeriggio, la visita è proseguita alla Scuola Grande di San Rocco, dove Gian Pietro Casadoro, membro della Cancelleria e curatore degli archivi, ha guidato il gruppo alla scoperta dei tre straordinari cicli pittorici realizzati da Tintoretto, confratello della Schola. Un dettaglio storico di rilievo riguarda proprio questa istituzione, l’unica a rimanere attiva anche durante il periodo napoleonico. Grazie alla sua intitolazione a San Rocco, santo taumaturgo francese protettore dalla peste, la Scuola riuscì a evitare le spoliazioni napoleoniche, mantenendo intatto il suo patrimonio artistico e culturale.
L’iniziativa ha offerto ai soci del Touring Club Italiano un’opportunità unica per approfondire la storia di queste istituzioni veneziane, testimoni di un passato di solidarietà e mecenatismo artistico che ancora oggi caratterizza la città lagunare.
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/