Primo posto in graduatoria e un finanziamento di 175mila euro per il progetto “Scivolare. Storie di scie fra tradizione e competizione”, con cui la Provincia di Belluno (capofila) ha partecipato al bando di Cariverona legato alle Olimpiadi. Tra le azioni previste nell’iniziativa ci sono la valorizzazione della storia e delle tradizioni quotidiane che stanno dietro agli sport invernali e la riscoperta di antichi mezzi di trasporto utilizzati dalle comunità della montagna bellunese. L’obiettivo principale, infatti, è quello di far conoscere ai bellunesi e ai turisti il patrimonio culturale, naturale e sportivo dell’area dolomitica che ospita le Olimpiadi, e in particolare quello del territorio della provincia.
Il progetto prevede in particolare una mostra dedicate alla slitta e alla neve con la riscoperta di alcuni mezzi di trasporto e di svago del passato, appartenenti alle collezioni del Museo Etnografico Dolomiti, fino all’evoluzione delle attrezzature come elementi della pratica sportiva divenuti poi discipline olimpiche (slittino, skeleton, bob); una mostra con materiali fotografici e video sugli sport invernali; percorsi educativi e didattici; l’implementazione di un “Glossario della Neve”; il recupero dell’artigianato tradizionale, ma anche ricerche antropologiche, conferenze, spettacoli teatrali e musicali, e infine la promozione della pratica sportiva. Il progetto si concluderà il 30 giugno 2026.
«Si tratta di una bellissima notizia, che premia il lavoro del nostro ufficio cultura e musei – coadiuvato in fase progettuale dallo staff del Circolo Cultura e Stampa Bellunese – ma anche la capacità di fare rete che abbiamo messo in campo, ancora una volta», ha commentato il presidente della Provincia Roberto Padrin. «Con il progetto “Scivolare” abbiamo colto tutte le caratteristiche che il bando richiedeva, vale a dire un approccio sistemico e integrato che promuovesse dinamiche collaborative tra enti locali e attori operanti nei settori della cultura, dell’educazione e dell’istruzione, oltre a quelli dello sport e dell’inclusione sociale. Con questo progetto coltiviamo più che mai lo spirito decubertiano delle Olimpiadi e metteremo in campo diverse azioni che avranno la funzione di diffondere spirito olimpico e al contempo valorizzare il nostro territorio e promuovere i suoi valori all’esterno, in particolare tra chi verrà a vedere le gare o semplicemente a respirare aria di Olimpiadi e Paralimpiadi».
Il progetto ha come capofila la Provincia, ma gli altri partner sono ben 34, tra enti locali, istituzioni, scuole e associazioni, a coprire l’intero territorio provinciale. Partner percettori e cofinanziatori sono il Circolo Cultura e Stampa Bellunese, il Centro Consorzi, il Comune di Feltre, Fondazione Dmo Dolomiti, Fondazione Cortina e Aipd Belluno; partner percettore è l’associazione Isoipse; lunghissima la lista dei partner sostenitori (Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Magnifica Comunità di Cadore, Gal Alto Bellunese, MuseoDolom.it, Um Feltrina, Pro Loco di Campolongo, Comune di Santo Stefano, Um Alpago, i Comuni di Val di Zoldo, Canale Agordo, Alleghe, Borgo Valbelluna, Fonzaso, San Gregorio, Santa Giustina, Sedico, Seren del Grappa, Setteville, Sovramonte, il Cai di Feltre, il Csi Feltre, Enal Sport Villaga, Fisi – Federazione Italiana Sport Invernali, Comitato Provinciale di Belluno, Ski Team Vallata Feltrina, Istituto comprensivo di Feltre, Enaip Veneto e il Liceo Dal Piaz).
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/
1 commento
Silvia Miscellaneo
Peccato non sia stata chiesta al una collaborazione o partecipazione all’Archivio di Stato di Belluno, che conserva ricca documentazione inerente la storia degli impianti a fune e dello sviluppo turistico jnvernale in provincia.