In un Veneto da tutto esaurito nei giorni di Pasqua e Pasquetta, fa purtroppo eccezione il Bellunese. Se il calendario favorevole, con le festività del 25 aprile e del 1° maggio che cadono a metà settimana, consentendo la programmazione di weekend lunghi, sta facendo fioccare le prenotazioni negli agriturismi veneti sia per chi dispone di alloggio, sia per chi offre ristorazione, lo stesso non sta accadendo nella nostra provincia, dove probabilmente il freddo frena le prenotazioni. «Abbiamo ancora i termosifoni che vanno a tutto spiano», sottolinea Massimiliano Guiotto, presidente provinciale di Agriturist e titolare dell’agriturismo Zugni Tauri de Mezzan a Grum di Villabruna, «e questo blocca il movimento per il ponte pasquale. Si sperava nel solito tutto esaurito per i pranzi di Pasqua e Pasquetta, ma ad oggi gli operatori possono sperare in un recupero dell’ultima ora».
Negli oltre 1600 agriturismi veneti delle altre province sono attesi turisti da tutto il mondo: nelle città soprattutto italiani, mentre nelle zone dell’entroterra e sul lago di Garda c’è, come sempre, una domanda che arriva dalla Germania e dai Paesi del Nord Europa. Tanti tedeschi e olandesi, ma soprattutto famiglie israeliane, invece, sono attesi a Valeggio sul Mincio (Verona). «Sarà molto nutrita la presenza di cicloturisti grazie alle nuove ciclabili che si stanno realizzando sul lago di Garda e sul Mincio. Ci sono pure gli italiani, ma con budget più limitati e quindi pernottamenti di una o due notti, mentre gli stranieri prenotano soggiorni fino a una settimana», racconta il titolare di un agriturismo della zona.
La speranza è che negli ultimi giorni disponibili, la tendenza si inverta leggermente, anche se le previsioni non molto favorevoli rendono tutto ancora più difficile.
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