Chiude con il segno positivo la 23esima edizione di “Caccia, Pesca e Natura” con quasi 13 mila visitatori (+7% rispetto al 2024) da tutto il Centro e Nord Italia. La fiera, andata in scena nel weekend a Longarone Fiere Dolomiti, cresce anche per espositori ed iniziative grazie all’importante contributo della Regione del Veneto e della Provincia di Belluno. Da sottolineare l’attività svolta da Fondazione UNA sulla sensibilizzazione verso le tematiche della biodiversità e dell’ambiente legate all’impatto dell’attività dell’uomo. «Un riscontro importante», ha dichiarato l’Amministratore Delegato, Giovanni De Lorenzi, «che dimostra come questa manifestazione sia punto di incontro e di riferimento a 360° per il mondo della pesca e della caccia in montagna».
Nella giornata di chiusura protagonisti sono stati i bambini. La domenica di “Caccia, pesca e natura” ha visto, infatti, le premiazioni del concorso “Adotta un corso d’acqua, adotta un pesce”, curato dalla Fondazione Fantastiche Dolomiti e dall’Aps Pescatori Bellunesi. Una terza edizione che è cominciata portando nelle scuole formazione e educazione ambientale con i pescatori che hanno spiegato ai giovanissimi come funziona l’habitat fiume e quali forme di vita ci sono all’interno e poi hanno lasciato carta bianca ai bambini, chiedendo loro di disegnare. I 223 elaborati sono stati esposti nelle giornate di fiera e sono stati votati dai visitatori. In attesa dell’esito della giuria popolare, sono stati consegnati i premi della giuria tecnica. Al primo e secondo posto troviamo Sofhia Colmaviera e Roberto Bacchilega rispettivamente della classe 5A e 3A della scuola primaria di Calalzo. Seguono nella classifica Aisa De Martin della 5A di San Gregorio, Cesare Slongo della 5A di Sovramonte e Viola Pradel della 2A di Lamon. Ad aggiudicarsi quest’anno la borsa di studio alla memoria del famoso naturalista Giuseppe Tormen è stata la proposta, invece, di Giada Mascotto: “Studio della distribuzione degli anfibi nelle Prealpi bellunesi”. La borsa, promossa dall’Associazione Faunisti Veneti e Provincia di Belluno, servirà a coprire le spese di trasferta e l’acquisto dei materiali necessari per l’indagine.

Ad arricchire l’offerta della fiera, e a incuriosire grandi e piccoli, anche il 21° Campionato nazionale di tassidermia, che ha portato a “Caccia, pesca e natura” ben 90 preparazioni in valutazione, oltre agli animali imbalsamati nelle composizioni ambientali, opera dei maestri tassidermisti più famosi d’Italia. Il campionato nazionale, con giudice internazionale l’austriaco Stephan Weigl, ha visto trionfare nella categoria uccelli Michela Padovani per la sezione piccoli, Dario Miglioranza per i medi e per i grandi Manuel Bianchi che si è portato a casa anche le categorie trofei e mammiferi piccoli e grandi. A distinguersi nelle varie categorie troviamo anche Mirco Mazzone, Piero Della Libera e Iginio Bressan.
Ad animare il torrente Maè nella giornata di sabato ci hanno pensato 145 pescatori provenienti da cinque regioni: Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Emilia-Romagna e Marche. Due le competizioni di pesca alla trota organizzate dal Bacino di Pesca n. 6. La gara a squadre con esche artificiali a spinning, vinta dagli bresciani “Amici di Giannazzo”, e l’individuale a settori con esche vive che ha visto primeggiare nel rispettivo tratto il bellunese Renato Tranquillo, il trevigiano Federico Bottarel e i vicentini Igor Santagiuliana e Stefano Fioravanzo. Mentre, nonostante il brutto tempo, la mattinata di domenica ha visto quindici bambini, accompagnati da mamma e papà, sfidarsi e soprattutto divertirsi nella pesca al laghetto Malcom con un finale di premi per tutti.
Domenica si è tenuta anche la valutazione dei migliori trofei provenienti da tutta la provincia di Belluno. “Per le medaglie d’oro comporta l’iscrizione nel registro internazionale dei selvatici di tutto il mondo a Budapest e testimonia un primato nazionale”, sottolinea il responsabile della Festa del Cacciatore, Raffaele Riposi, “in termini di qualità della gestione faunistica in provincia di Belluno e un riscontro significativo a garanzia della biodiversità del territorio”. Da evidenziare come la disponibilità di un poligono di tiro attrezzato a Perarolo di Cadore abbia rappresentato un interesse elevato nei cacciatori e nelle aziende d’armi. Inoltre, nel corso della fiera è emersa la volontà di estendere la “Festa del Cacciatore” in ambito interregionale, d’intesa con i cacciatori delle Riserve alpine del Friuli-Venezia Giulia.
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/