Il presidente della Provincia di Belluno ha proposto oggi, martedì 7 maggio, l’assegnazione delle deleghe, affidando gli incarichi di governo a tutti i componenti del Consiglio provinciale.
A Silvia Calligaro è stata assegnata la vice presidenza, oltre alle deleghe a viabilità, infrastrutture, caccia e pesca, e agricoltura; a Massimo Bortoluzzi le deleghe a difesa del suolo, protezione civile, demanio idrico, mobilità e trasporti; a Simone Deola rimangono ambiente, rifiuti e Dolomiti Unesco; a Mario De Bon è andata la delega ai fondi dei Comuni di confine.
A Sindi Manushi è stata affidata la delega a cultura e minoranze linguistiche; a Matilde Vieceli bilancio, patrimonio e pari opportunità; a Marzio Sovilla le deleghe a edilizia scolastica, urbanistica e impianti a fune; a Vanessa De Francesch turismo, istruzione e innovazione; ad Alberto Peterle attività produttive, programmazione strategica unitaria, sviluppo transfrontaliero, rapporti con gli enti locali e residenzialità; a Donatella De Pellegrin welfare, volontariato e sociale, e formazione; al presidente restano in capo personale, Polizia Provinciale, sport, attuazione della legge regionale 25/2014 e rapporti con la Regione del Veneto, Olimpiadi Milano-Cortina 2026 e grandi eventi.
«La mia concezione è sempre stata quella di un governo unitario dell’ente: solo così ha senso la Provincia di secondo grado, uscita dalla riforma Delrio», le parole del presidente. «La Provincia ha sul banco tanti temi che necessitano dell’impegno e del lavoro dei consiglieri eletti, che sono chiamati a occuparsi delle varie questioni e li ringrazio per questo».
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1 commento
Giovanni
Benché ritenga inutili questi commenti, penso e scrivo sperando che i destinatari delle Deleghe cerchino persone tra le Zone rimaste disgraziatamente fuori dal Consiglio Povinciale e fare èquipe con loro perché sia superato questo grave vuoto. Sarebbe un segno della loro maturità politica.