Sala della Cooperativa di Soccher (Ponte nelle Alpi) gremita ieri sera, mercoledì 12 giugno, alla presentazione del libro che documenta l’avventura di volontariato in tre continenti di Italo Pierobon, animatore e organizzatore di eventi “volontari per natura”, ora 82enne tornato a Soccher, dove continua imperterrito a farne “delle sue”, con il suo sorriso tipico, l’indole inarrestabile e la creatività infinita.
Il presidente Salvagno ha espresso la soddisfazione di mettere a disposizione la sala per l’evento, poi la presentazione sullo schermo: sono apparse le immagini più significative del libro, mentre venivano letti brani di vicende che oltre 50 anni fa sono riuscite a cambiare il volto di Macapà, nel Nord-este del Brasile.
L’opera di Italo si intrecciò con una forte spinta di solidarietà e un nuovo stile di lavoro volontario nei territori lontani dall’Italia, tra cui cominciò a dare testimonianza Marcello Candia, che vendette la sua azienda per costruire l’ospedale in cui anche Italo investì sé stesso, tutto sé stesso, è il caso di dirlo.
Marcello Candia volle per questo di persona venire a Cadola e incontrare la madre di Italo, allora ancora viva, ricevendo un caloroso benvenuto. Infatti nella storia vitale di Italo ci fu un continuo interscambio di lettere, contatti, foto tra chi era rimasto nel suo ambiente qui in Italia e lui che lavorava senza sosta altrove. Con un particolare curioso, da far appunto sorridere: certe lettere non arrivavano ma furono conservate da qualche parte e sono poi riapparse in seguito, quando il protagonista rientrò in Italia.
Per non perdere tale materiale, curioso e divertente in buona parte, sempre positivo e caratterizzato da apertura, vicinanza nella grande lontananza oceanica, solidarietà piena e capacità di ri-creazione, è nato il libro, dal titolo simpatico «Si può fare sorridendo».
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