Si è tenuto ad Aquileia sabato 15 giugno l’incontro tra i delegati delle Caritas diocesane e i partecipanti alla prossima Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, che si terrà a Trieste dal 3 al 7 luglio. L’evento ha visto la partecipazione di circa 70 persone provenienti dalle diocesi del Triveneto e ha rappresentato un collegamento tra il Convegno nazionale Caritas di aprile a Grado, dedicato al tema del “confine”, e la Settimana Sociale di Trieste che approfondirà il binomio “democrazia e partecipazione”.
Il titolo dell’incontro, «Al cuore della democrazia. Partecipare oltre i confini», riflette il desiderio di unire le tematiche trattate nel Convegno delle Caritas con quelle della Settimana Sociale. Aquileia, scelta per il suo significato storico come luogo sorgivo della fede per le Chiese del Triveneto, ha ospitato un momento di preghiera nella basilica, presieduto da Carlo Redaelli arcivescovo di Gorizia e Michele Tomasi vescovo di Treviso. La riflessione di fra Roberto Benvenuto, direttore della pastorale sociale di Gorizia, ha messo in luce la necessità di trovare un nuovo senso di vita nel cambiamento d’epoca che stiamo vivendo, l’indifferenza come “incapacità di ascolto” e la partecipazione come criterio di libertà.
Poi i lavori si sono spostati all’hotel Patriarchi, dove l’arcivescovo Redaelli ha introdotto un confronto tra delegati e ospiti. Ha evidenziato il confine come luogo di incontro e valorizzazione di identità diverse. Massimo Pallottino di Caritas Italiana ha trattato il tema «La dignità degli esclusi: oltre i confini della discriminazione», analizzando il cambiamento d’epoca e la necessità di reagire alla povertà con scelte radicali e comunitarie. Daniela Palladinetti del Comitato organizzatore della Settimana Sociale di Trieste ha parlato di «Democrazia e partecipazione: oltre i confini dell’indifferenza», sottolineando la partecipazione come pilastro della democrazia.
La mattinata si è conclusa con l’intervento del vescovo do Treviso Michele Tomasi, che ha definito l’incontro di Aquileia come un “prequel” della Settimana Sociale di Trieste sottolineando l’importanza di un cammino d’insieme tra Caritas e Pastorale sociale. Ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un approccio sistemico e complesso nella partecipazione, sottolineando l’importanza della cura delle fragilità e delle vulnerabilità.
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