Prosegue il piano di interventi del Fondo dei Comuni Confinanti a sostegno del Centro di Riabilitazione di Lamon, punto di riferimento strategico sia a livello extraprovinciale che regionale. È stata firmata ieri la convenzione che destina alla struttura un ulteriore contributo di 1 milione e 450 mila euro, l’atto è stato siglato dal presidente del Comitato di Gestione del Fondo Dario Bond e dall’Azienda Sanitaria Ulss 1 Dolomiti.
«È un impegno preciso, quello di proseguire nell’intervento di riqualificazione e potenziamento del Centro riabilitativo di Lamon, che avevamo confermato anche nello scorso autunno, quando erano stati inaugurati i lavori del primo stralcio, al quale il Fondo aveva già concorso in maniera sostanziosa per circa 4 milioni di euro» ha dichiarato Bond. Il presidente ha ricordato come il progetto abbia origini nel Piano Socio-Sanitario varato dalla Regione del Veneto nel 2012, quando Bond era capogruppo in consiglio regionale: il piano individuava Lamon come un centro di riabilitazione “hub”, destinato ad accogliere pazienti anche da fuori provincia. «Quello di Lamon è un progetto emblematico sia per l’importanza del servizio reso dall’ospedale in termini sanitari e sociali nei confronti di una tipologia di pazienti in aumento e che richiedono prestazioni altamente qualificate e professionali, sia perché incarna esattamente il significato e il ruolo dei Fondi di Confine» ha sottolineato Bond. Il Centro riabilitativo ha anche valenza economica e occupazionale per l’altopiano e l’intera area del Feltrino.
Il nuovo contributo servirà a cofinanziare il completamento del centro, un progetto dal costo complessivo stimato di 1 milione e 950 mila euro. I lavori previsti includono la sostituzione dei serramenti esterni in legno ai piani terra, primo, secondo e quinto, con conseguente efficientamento energetico della struttura, nonché la riqualificazione della viabilità e delle aree di parcheggio dell’ospedale.
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