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venerdì 18 Ottobre 2024,

Ospedale di Lamon, approvato il progetto per la seconda fase della ristrutturazione

L’intervento ammonta a 1,95 milioni di euro, di cui 1,45 finanziati dal Fondo Comuni Confinanti e 500 mila dalla Regione Veneto.

È stato approvato il progetto definitivo per la seconda fase della ristrutturazione dell’ospedale di Lamon. L’intervento ammonta a 1,95 milioni di euro, di cui 1,45 finanziati dal Fondo Comuni Confinanti e 500 mila dalla Regione Veneto.

Dopo l’inaugurazione della corposa ristrutturazione dell’ospedale dello scorso dicembre, che aveva visto un investimento di oltre 5 milioni per adeguare l’ospedale dal punto di vista sismico e antincendio, oltre a migliorarne il confort, è proseguito l’iter per un’ulteriore fase di ristrutturazione.

Il progetto definitivo approvato prevede la completa sostituzione dei serramenti esterni, la riqualificazione della viabilità e delle aree di parcheggio e, in particolare, la costruzione di un percorso riabilitativo sul Colle San Pietro. Sono previsti, infatti, dei percorsi per facilitare il recupero dell’autonomia dei pazienti con disabilità motoria e migliorarne la qualità di vita anche con spazi dedicati al tempo con la famiglia immersi nel verdei con apposite casette.

«Questo ulteriore importante intervento – spiega il commissario dell’Ulss Dolomiti, Giuseppe Dal Ben che nei giorni scorsi ha incontrato il sindaco di Lamon, Loris Maccagnan proprio per fare il punto su questo progetto – mira a qualificare ancor di più il Centro riabilitativo di Lamon come eccellenza. Oltre alle migliorie di confort legate al cambio dei serramenti e al riordino della viabilità, la creazione del percorso riabilitativo sul Colle San Pietro consentirà di costruire una realtà unica nel suo genere, dove le persone in cura potranno trarre beneficio dal contatto con la natura e le loro famiglie potranno usufruire dei servizi offerti dall’area immersa nel verde, consapevoli che anche il rapporto con gli affetti e il contesto ambientale fanno parte delle strategie riabilitative. Ringrazio il Fondo Comuni Confinanti e le Amministrazioni comunali: l’unità di intenti, anche in questo caso, restituirà alla comunità un intervento di ampio respiro e valore sociale».
Dopo la conferenza dei servizi e la stesura del progetto esecutivo, si passerà alle procedure di gare per poter avviare i lavori nella primavera del 2025.

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